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ordine lo proposono, fu eletto duca, benché del signore morto rimanessi uno piccolo e bellissimo fanciullo. Entrato di poi cl re Carlo in Milano e quivi ricevuto onoratissimamente, se ne venne per la via di Pontriemoli con una parte dello esercito alla volta di Lunigiana, avendone mandata una altra in Romagna a rincontro del duca di Calavria; e perché el castello di Serezzana era fortissimo e bene fornito di artiglierie e di tutte le cose necessarie da difesa, per non vi perdere tempo voltosi verso Fivizzano lo prese e saccheggiò con uno grandissimo terrore di tutta quella provincia. A Firenze erano le cose condizionate e disposte male, e lo stato di Piero molto indebolito; ed el popolo vedendosi tirata adosso una guerra potentissima e da non potere reggere, sanza bisogno e necessitá alcuna, anzi per favorire e’ ragonesi che erano universalmente in odio, contro a’ franzesi amati assai nella cittá, sparlava publicamente di Piero, massime sapendo essere stata deliberazione sua contro la volontá de’ primi cittadini dello stato. Aggiugnevasi in genere tutte quelle cagione che fanno e’ popoli inimici de’ grandi, el desiderio naturale di mutare le cose, la invidia ed el carico di chi aveva maneggiato: inoltre tutti coloro che erano inimici e tenuti sotto dallo stato, risentitisi e venuti in speranza che la cittá tornassi alla libertá antica, e loro avessino a essere nel grado giudicavano meritare, facevano piú pericolosa questa mala disposizione. Concorrevaci che e’ governi di Piero in sé, e la natura sua era di qualitá, che non solo era in odio agli inimici, ma ancora dispiaceva agli amici, e quasi non la potevano sopportare; lui uomo altiero e bestiale e di natura da volere piú tosto essere temuto che amato; fiero e crudele, che a’ suoi di aveva di notte dato delle ferite e trovatosi alla morte di qualche uomo; sanza quella gravitá che si richiedeva a chi fussi in tale governo, conciosiaché in tanti pericoli della cittá e suoi propri stava tutto di nelle vie publicamente a giucare alla palla grossa; di natura caparbio, e che non si intendendo delle cose, o voleva governarle secondo el cervello suo, credendo solo a sé medesimo, o se prestava