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Libro decimonono |||
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I. Il Lautrech decide non l’espugnazione ma l’assedio a Napoli (201-202). — Vittoria navale di Filippino Doria sugli imperiali (202-205). — Condizioni degli assediati; inopportuna ostinazione del Lautrech nel non ascoltare i consigli altrui (205-206). — Nuove azioni di guerra; progressi dei francesi in Calabria (206-207). — Difficoltá per un piú stretto assedio di Napoli (207-208). — Considerazioni dell’autore sull’ostinazione del Lautrech (208). — Alcune azioni di guerra sotto Napoli (208-209). — Mutamento di fortuna per i francesi (209-210). — Vicende della guerra in Calabria ed in Puglia (210). — Successi di Antonio de Leva in Lombardia (210-211).

II. Arrivo di milizie tedesche in Italia (211-212). — Assalti ed assedio di Lodi (212-213). — Ritorno di quasi tutti i tedeschi in Germania (213). — Lentezza delle operazioni dei veneziani e dei francesi (213-214). — Vane istanze dei collegati presso il pontefice perché si dichiari per loro (214-215). — Brama del pontefice che sia restituito alla sua famiglia il potere in Firenze (215-216).

III. Vicende della guerra in Calabria e negli Abruzzi (216-217). — Bolla secreta del pontefice per l’annullamento del matrimonio del re d’Inghilterra (217). — Condizioni degli imperiali in Napoli; condizioni degli assedianti (217-219). — Fazioni di guerra sotto Napoli (220).

IV. Defezione di Andrea Doria dal re di Francia (221-223).— Accordi del Doria con Cesare; l’armata del Doria lascia il porto di Napoli (223-224). — Insuccessi dei collegati sotto Napoli (224-225). — Tardi provvedimenti presi dal Lautrech (225-226). — Cattive condizioni dell’esercito dei collegati; morte del Lautrech (226-228). — Rotta dei collegati (228-230). — Cause dell’infelice fine dell’impresa (230).

V. Accordi fra i comandanti dei francesi e dei veneziani in Lombardia (230-231).— Forze e movimenti degli eserciti avversari (231-232).— Perdita di Genova da parte dei francesi (232-233). — Presa e sacco di Pavia da parte dei collegati (233-235).

VI. Proposito di San Polo di provvedere alle sorti di Genova (235-236). — Provvedimenti del de Leva ritornato in Milano (236). — Fallimento dell’impresa di San Polo; resa di Savona e del Castelletto di Genova (236-237). — Mutamento del governo in Genova; azione per togliere le fazioni nella cittadinanza (237-238). — Scontri fra le navi del Doria e quelle francesi; dispareri fra i collegati (238-239). — Mutamento di dominio nel marchesato di Saluzzo (239). — Vani tentativi dei francesi contro Andrea Doria (239). — Fazioni di guerra in Lombardia (239-240). — Manifestazioni dell’inclinazione del pontefice per Cesare (240-241). VII. Provvedimenti dei collegati per continuare la guerra nel regno di Napoli; atti di terrore ed esazioni del principe d’Oranges; fazioni di guerra (241-243). — Indizi di disposizione alla pace; 1529 riconquiste del7