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che, desiderando quanto poteva di mantenersi l’amicizia cominciata con Cesare e dare perfezione al parentado, sarebbe contento, tenendo fermo tutte l’altre cose convenute tra loro, pagare a Cesare in luogo del dargli la Borgogna due milioni di scudi; dimostrando che non altro lo indurrebbe a confermare con questa moderazione la confederazione fatta a Madril che la inclinazione grande che aveva di essere in bona intelligenza con Cesare, perché non gli mancavano né offerte né stimoli del pontefice, del re d’Inghilterra e de’ viniziani per incitarlo a rinnovare la guerra. La quale risposta e ultima sua deliberazione e il viceré significò a Cesare, e il re vi mandò uno de’ suoi segretari a esporgli il medesimo. Donde procedette che, benché i mandati del pontefice e de’ viniziani, prima molto desiderati, fussino arrivati nel tempo medesimo, il re, inclinato piú alla concordia con Cesare, e però deliberato di aspettare la risposta sopra questo partito nuovo del quale il viceré gli aveva dato speranza, cominciò apertamente a differire la conclusione della confederazione: non dissimulando totalmente, perché era impossibile tenerlo occulto, di trattare nuova concordia con Cesare, la quale essendogli stata proposta dal viceré non poteva fare nocumento alcuno l’udirla; e affermando efficacemente, benché altrimenti avesse in animo, che non farebbe mai conclusione alcuna se con la restituzione de’ figliuoli non fusse anche congiunta la relassazione del ducato di Milano e la sicurtá di tutta Italia. La quale cosa sarebbe stata bastante a intepidire l’animo del pontefice se, per il sospetto fisso nell’animo, non avesse giudicato che il confederarsi col re di Francia fusse unico rimedio alle cose sue.

Ma è cosa maravigliosa quanto l’animo di Cesare si perturbasse ricevuto che ebbe l’avviso del viceré, e intesa la esposizione del segretario franzese; perché gli era molestissimo cadere della speranza della recuperazione della Borgogna desiderata sommamente da lui, per la amplificazione della sua gloria e per la opportunitá di quella provincia a cose maggiori. Indegnavasi grandemente che il re di Francia, par-