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libro decimottavo- cap. xiii 161

una parte di questi fanti le Presse, nel quale castello erano ritirati Ridolfo da Varano e Beatrice sua moglie; i quali non potendo difendersi si arrenderono a discrezione: benché poco dipoi recuperassino la libertá, perché Sciarra, non potendo piú sostenersi in Camerino per le molestie riceveva da quello esercito, si convenne di relassarlo, ricuperando il genero e la figliuola. Tentorono anche il marchese di Saluzzo e Federigo, con la cavalleria franzese e con dumila fanti, di svaligiare furtivamente la cavalleria spagnuola, alloggiata in Monte Ritondo, e in Lamentano, senza guardie e senza scolte, secondo riferiva Mario Orsino, cammino di tre giornate; ma scoperti, perché procedettono con poco ordine, non tentata la fazione tornorno indietro, avendo disegnato, per privargli della facoltá del fuggire, di tagliare in uno tempo medesimo il ponte del Teverone.


XIII

Scarsa attivitá degli eserciti in Lombardia. Azioni del Lautrech in Piemonte. Resa di Genova al re di Francia. Resa di Alessandria ai francesi. L’acquisto di Alessandria causa di discordia fra i collegati. Presa e sacco di Pavia; deliberazione del Lautrech di marciare verso Roma e verso il reame di Napoli. Condizioni poste da Cesare per la concordia e sue speranze di lieti successi.

Non erano state molto diverse da queste, tutta la state, le operazioni de’ soldati di Lombardia: dove le genti de’ viniziani e del duca, congiunte insieme appresso a Milano con intenzione di tagliare i grani di quello contado, avevano rotto la scorta delle vettovaglie, morti cento fanti, presi trenta uomini d’arme e trecento cavalli tra utili e inutili; ma non procederono piú oltre contro a’ frumenti, perché le genti de’ viniziani, secondo il costume loro, presto diminuirono. Andrea Doria con l’armata sua si era ritirato verso Savona, i genovesi avevano recuperata la Spezie. Ma cominciorono poi a riscaldare le cose di Lombardia per la passata di Lautrech nel Piemonte con una parte dell’esercito; il quale per non stare ozioso, mentre aspetta il resto, si pose