Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. V, 1929 – BEIC 1848561.djvu/11


libro decimosettimo - cap. i 5

parte per il breve tempo che ebbe a provedersi, aveva messo poca vettovaglia in castello, né quella poca era stata dispensata con quella moderazione che si suole usare per gli uomini collocati in tale stato, faceva tutto dí intendere (come ebbe sempre mezzo di scrivere, ancora che e’ fusse assediato nel castello) non avere da mangiare per tutto il mese di giugno prossimo, e che non si facendo altra provisione sarebbe necessitato rimettersi alla discrezione di Cesare: e se bene si credeva che, come è costume degli assediati, proponesse maggiore strettezza che in fatto non aveva, nondimeno si avevano molti riscontri che gli avanzava poco da vivere; e il lasciare andare il castello in mano di Cesare, oltre alla riputazione che si accresceva, faceva molto piú difficile la recuperazione di quello stato. Ma non meno pareva che crescesse l’occasione, per essere ridotti i popoli tutti in estrema disperazione. Conciossiaché, non mandando Cesare denari per pagare la sua gente, alla quale si dovevano giá molte paghe, né vi essendo modo di provederne di altro luogo, avevano i capitani distribuito gli alloggiamenti della gente d’arme e de’ cavalli per tutto il paese, gravandolo a contribuire, qual terra a questa compagnia quale a quell’altra; le quali erano necessitate ad accordare co’ capitani e co’ soldati questo peso con denari: il che si esercitava sí intollerabilmente che allora fusse costante fama, affermata da molti che avevano notizia delle cose di quello stato, che il ducato di Milano pagasse ciascuno dí a’ soldati di Cesare ducati cinquemila, e si diceva che Antonio de Leva riscoteva per sé solo trenta ducati ciascuno giorno. La fanteria ancora, alloggiata in Milano e per l’altre terre, non solo voleva essere provista da’ padroni delle case dove abitavano di tutto il vitto loro ma, riducendosi spesso molti fanti in una casa medesima, era il padrone di quella necessitato di provedere al vivere di tutti; e l’altre case, non avendo da dare loro gli alimenti, bisognava si componessino con denari: e toccavano talvolta a uno fante solo piú alloggiamenti, che, da uno in fuora che gli provedeva del vitto, gravava gli altri a pagargli denari.