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V. Cessione, da parte dei francesi, di Brescia al viceré; cessione di Crema ai veneziani (237-238). — Accoglienza al vescovo Gurgense a Roma (238). — Trattative fra il vescovo e i veneziani e fra il pontefice e gli ambasciatori del re d’Aragona; la questione di Parma e di Piacenza (238-240). — Confederazione fra Cesare e il pontefice ed esclusione dei veneziani dalla lega (240-242). — Solenne ingresso in Milano di Massimiliano Sforza (242-243). — Nuovi e vani sforzi del pontefice per la pace fra Venezia e Massimiliano Cesare (243-244).

VI. Inglesi e spagnuoli contro la Francia; occupazione del regno di Navarra da parte del re d’Aragona (244-246). — Minaccie del pontefice contro il re di Francia (246). — Gli inglesi abbandonano l’impresa per dissidi col re d’Aragona (246-247). — Vano tentativo dei francesi di liberare il regno di Navarra (247-248). — Scoperta della congiura del duca di Calabria per fuggire nell’esercito francese (248-249).

1513 VII. Speranze di accordi del re di Francia e segrete trattative col vescovo Gurgense coi veneziani e col re d’Aragona (249-251). — I suoi vani tentativi di accordi con gli svizzeri (251-252). — Dispareri nel consiglio del re di Francia intorno alla politica da seguirsi rispetto ai veneziani e a Cesare; sforzi del re d’Aragona per conciliare i veneziani e Cesare (252-254).

Vili. Morte di Giulio II: giudizio dell’autore (255-257). — Occupazione di Piacenza e di Parma da parte del viceré (257-258). — Elezione di Leone X; sue promesse di benevolenza verso i cardinali scismatici (258-259). — Magnifica incoronazione del nuovo pontefice (259-260).

IX. Tregua fra il re di Francia e il re d’Aragona (260-262). — Preoccupazioni in Italia per la conclusione della tregua (262). — Ragioni che spingono il re di Francia alla nuova impresa d’Italia (263-264). — Confederazione fra i veneziani e il re di Francia (264-265).

X. Dubbi del re di Francia per il contegno e gli atti del pontefice (265-266). — Cauto contegno di questo (266-267). — Ambiguo contegno del viceré (267-268). — Prime irrequietudini in Milano per l’avvicinarsi dei francesi (268-269). — La partenza del viceré dalla Trebbia e suo improvviso ritorno (269). — Suo atteggiamento d’attesa degli avvenimenti (269).

XI. Prime imprese dei veneziani, e dedizioni di cittá del ducato di Mi-, lano ai francesi (270-271). — Fazioni vittoriose dei tedeschi nel veronese (272). — Genova ridotta alla devozione del re di Francia (272-273).

XII. I francesi, dopo vari assalti alla cittá, si accampano a due miglia da Novara (273-274). — Parole di Mottino agli svizzeri per esortarli ad assalire gli alloggiamenti nemici (274-276). — Vidoria degli svizzeri e copiosi frutti di essa (276-279). — Vicende della guerra dei veneziani (279-281).

XIII. Atto di sottomissione dei cardinali scismatici (282-284). — Aiuti del pontefice a Cesare (284-285). — Apprensioni dei veneziani e loro pronte decisioni (285).