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ancora a Genova Lodovico, per sicurtá di quella cittá, dieci galee a spese sue proprie, e quattro navi grosse a spese comuni del papa de’ viniziani e sue; e intanto, per eseguire quello che era obligato per i capitoli della confederazione, alla espugnazione di Asti, aveva mandato a soldare in Germania dumila fanti, e voltato a quella espedizione Galeazzo da San Severino con settecento uomini d’arme e tremila fanti: promettendosene con tanta speranza la vittoria che, come era per natura molto insolente nelle prosperitá, per schernire il duca d’Orliens, mandò a ricercarlo che in futuro non usurpasse piú il titolo di duca di Milano, il quale titolo avea dopo la morte di Filippo Maria Visconte assunto Carlo suo padre; non permettesse che nuove genti franzesi passassino in Italia; facesse ritornare quelle che erano in Asti di lá da’ monti; e che per sicurtá dell’osservanza di queste cose depositasse Asti in mano di Galeazzo da San Severino, del quale il suo re poteva confidare non meno di lui, avendo l’anno dinanzi in Francia ammessolo nella confraternita e ordine suo di San Michele: magnificando, oltre a questo, con la medesima iattanza le forze sue, le provisioni de’ collegati per opporsi al re in Italia, e gli apparati che faceano il re de’ romani e i re di Spagna per muovere la guerra di lá da’ monti. Ma poco moveva Orliens la vanitá di queste minaccie. Il quale, subito che aveva avuto notizia trattarsi di fare la nuova confederazione, aveva atteso a fortificare Asti, e con grande instanza sollecitato che di Francia venissino nuove genti; le quali, essendo state dimandate dal re che venissino in soccorso proprio, cominciavano con prestezza a passare i monti: e perciò Orliens, non temendo degli inimici, uscito alla campagna, prese nel marchesato di Saluzzo la terra e la rocca di Gualfinara, posseduta da Antonio Maria da San Severino; donde Galeazzo, che prima aveva prese alcune piccole castella, si ritirò con l’esercito ad Anon, terra del ducato di Milano vicina ad Asti, non avendo né speranza di potere offendere né timore di essere offeso. Ma la natura di Lodovico, inclinatissima a implicarsi prontamente in imprese che ricercavano grandissime