Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. I, 1929 – BEIC 1845433.djvu/119


libro primo — cap. xix 113

la chiesa maggiore, fu dipoi, perché Castelnuovo si teneva per gl’inimici, condotto a alloggiare in Castelcapuano, giá abitazione antica de’ re franzesi: avendo con maraviglioso corso di inaudita felicitá, sopra l’esempio ancora di Giulio Cesare, prima vinto che veduto; e con tanta facilitá che e’ non fusse necessario in questa espedizione né spiegare mai uno padiglione né rompere mai pure una lancia, e fussino tanto superflue molte delle sue provisioni che l’armata marittima, preparata con gravissima spesa, conquassata dalla violenza del mare e traportata nell’isola di Corsica, tardò tanto ad accostarsi a’ liti del reame che prima il re era giá entrato in Napoli. Cosí per le discordie domestiche, per le quali era abbagliata la sapienza tanto famosa de’ nostri príncipi, si alienò, con sommo vituperio e derisione della milizia italiana e con gravissimo pericolo e ignominia di tutti, una preclara e potente parte d’Italia dallo imperio degli italiani allo imperio di gente oltramontana. Perché Ferdinando vecchio, se bene nato in Ispagna, nondimeno, perché insino dalla prima gioventú era stato, o re o figliuolo di re, continuamente in Italia, e perché non aveva principato in altra provincia, e i figliuoli e i nipoti, tutti nati e nutriti a Napoli, erano meritamente riputati italiani.