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libro primo - capitolo xxiii 29


io non veggo che questa deliberazione, non solo tra popoli congiunti, ma etiam tra popoli estranei, si possa biasimare, di volere che sanza tante uccisione e destruzione che fanno le guerre, fare pruova di chi ha a essere el dominio. E se bene pare troppo resoluto el mettersi a sí presto sbaraglio, el tôrsi la facultá di potersi rifare, di potere contendere la fortuna, ci è el contrapeso che tutte le medesime condizione sono nell’altra parte, in modo che se ti fa piú facile la perdita, ti fa anche piú facile la vittoria.

Quanto al non si opporre allo inimico in su’ passi delle Alpe, credo sia cosa che abbia bisogno di buona considerazione e di buono occhio; perché el sito può essere tale che con ragione si può sperare tenere el passo, o almanco perderlo con poco danno tuo e con molto danno degli inimici; può anche essere lo inimico condizionato in modo che el torgli tempo importi assai, e lo opporsi al passo de’ monti faccia questo effetto, che almanco lo costringa a dimorarvi molti giorni, come si legge di Tito Quinzio in Macedonia, e di altri capitani. Ed in ciascuno di questi casi credo sia laudabile chi tenti questa difesa, la quale si legge uomini grandi avere fatto in su’ monti ed in su’ fiumi, ne’ quali è quasi la medesima ragione; ed a’ tempi nostri Consalvo Fernando per mettersi in sul passo del Garigliano roppe e’ franzesi; ed in Livio, Scipione riprese Antioco che non avessi fatto pruova di proibire a’ romani el transito dello Ellesponto. Bisogna che el capitano sia perito, e consideri bene el sito e le qualitá degli inimici e le forze sue; e certo gli è facile a considerare se el luogo è di qualitá che possa esservi urtato, e se è capace di gente grosse a offesa e difesa, perché le medesime difficultá e del non potere molti stare ne’ luoghi stretti e del mancamento del vivere, può militare a chi tenta passare come a chi tenta proibire. E quando pure passi per altri luoghi, come feciono e’ franzesi nel 1515, è sanza danno di chi difende, perché non viene a incontrarsi in loro, né gli toglie le occasione di fare nel piano le medesime difese che arebbe potuto fare prima, come feciono e’ svizzeri, a’ quali non questo