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nota 343

B)

I. — I sedici Discorsi politici che il Canestrini pubblicò nel primo volume delle Opere inedite, ristampiamo qui tutti, ad eccezione del XV, che ci sembra da considerare piuttosto una minuta di parere o di lettera che un discorso. Perciò il Discorso XV della nostra edizione corrisponde al XVI del Canestrini. Infine, come giá avvertimmo nel precedente volume1, abbiamo dato posto qui a quel VI Discorso che il Canestrini pubblicò nel II delle Opere.

L’autografo dei Discorsi I, II, VIII-XIV si trova nella Filza VIII delle Carte di F. G., quello del III, IV e VI nella Filza XV, quello del VII nella Filza X; dei Discorsi V e XV parleremo separatamente.

Per l’ordine di questi Discorsi abbiamo seguito il Canestrini, che si è fondato sugli avvenimenti ai quali si riferiscono e non sulla data di compilazione; perché questa data non può accertarsi se non di alcuni, l’ordine dei componimenti nelle singole filze avendo un valore molto relativo, dato che il Guicciardini aveva l’abitudine di ricopiare anche piú di una volta, le sue scritture.

Una data sicura si ha soltanto per i Discorsi seguenti: III, 1512; IV, 1513; V e VI, 1512.

Nell’edizione di questi Discorsi, il Canestrini trascurò l’introduzione del Discorso XIII, che fu pubblicata la prima volta nel suo Inventario dal Ridolfi, il quale peraltro omise le due ultime parole: «con Cesare».

Degli errori del Canestrini ci limitiamo a segnalare alcuni dei piú gravi: pure che per pare che (p. 95); nelle guerre... nello essersi per né le guerre... né lo essersi (p. 121); farebbe per sarebbe (p. 127); segreto per seguito (p. 134); sia questa per si apra (p, 143); in certezza per in consequenzia (p. 148); ruina per nuova (p. 160); esausti per asciutti (p. 162); crederò per cederò (p. 183); Lione per Giove (p. 206); perverebbe per servirebbe (p. 244).


  1. F. Guicciardini, Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, Bari, 1932, p.357.