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26 discorsi del machiavelli


è el migliore remedio a poterla conservare, che ordinare uno governo in modo temperato, che da uno canto abbia vivacitá a opprimere chi machinassi contro alla libertá, da altro sia sicuro per quelli che vogliono vivere bene, e non inclinato a battere e’ ricchi e potenti quando non ne diano causa, e facile a ricevere quelli cittadini che sono stati amici della tirannide, quando o e’ portamenti loro o le condizione che hanno, diano speranza che non abbino a essere inimici della libertá. Perché accade molte volte, e n’abbiamo visto la esperienzia in Firenze, che quando el governo che succede alla tirannide è ragionevole, bene ordinato e sicuro per ognuno, che quelli che hanno potuto co’ tiranni vi si contentano drento, massime in quelle cittá che hanno naturale lo appetito della libertá; perché trovandosi buone facultá come ha el piú delle volte chi è stato favorito, ed avendo forse piú d’apresso che gli altri cognosciuto e’ fastidi della servitú, volentieri, quando truovano sicurtá e condizione equale agli altri cittadini, si riposano e godono el suo. E lo assicurare gli uomini di questa sorte, pacifica ed unisce la cittá; dove l’avergli a sospetto ed el travagliargli non la lasciano riposare, né se si tengono drento né se si cacciano fuora.

Sia adunche ordinata in modo la republica che abbia prontezza a punire chi machina contro allo stato, ed in questo sia rigida ed inesorabile, ripigliando per peccati gravissimi etiam quelli che paino leggieri; ma non perseguiti alcuno per semplice sospetto, né abbia per sospetti tanto quelli che hanno avuto condizione sotto el tiranno, quanto gli uomini che sono di natura inquieti, quelli che sono caduti in povertá, o che sono di qualitá che non possono sperare condizione se non sotto el tiranno. Guardisi sopra tutto che nella cittá non nasca divisione, le quali nascono ogni volta che el governo non è bene ordinato, perché nelle divisione quella parte che può manco, si gettano al tiranno ancora che fussino stati inimici suoi. Queste furono le cagione che feciono rimettere e’ Medici in Firenze nel ’12, non dagli antichi amici loro, ma da molti che erano stati inimici; ed el perseguitare doppo el ’26 acerba-