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serie prima 243

proceda da amore o reverenzia universale, e sia in facultá del popolo levargliene a sua posta; anzi, sanza simili puntelli male si sostengono le republiche; e buono per la cittá nostra se gli sciocchi da Firenze intendessino bene questa parte!

12. Chi ha a comandare a altri non debbe avere troppa discrezione o rispetto nel comandare; non dico che debba essere sanza essa, ma la molta è nociva.

13. È molto utile el governare le cose sue segretamente, ma piú utile in chi si ingegna quanto può di non parere con gli amici; perché molti, come poco stimati, si sdegnono quando veggono che uno recusa di conferirgli le cose sue.

14. Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte, ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna: uno vivere di republica bene ordinato nella cittá nostra, Italia liberata da tutti e’ barbari, e liberato el mondo dalla tirannide di questi scelerati preti.

15. Chi non è bene sicuro o per convenzione o per sentirsi sí potente che non abbia in caso alcuno da temere, fa pazzia nelle guerre di altri a starsi neutrale, perché non satisfá al vinto e rimane preda del vincitore; e chi non crede alla ragione, guardi allo esemplo della cittá nostra ed a quello che gli intervenne dello stare neutrale nella guerra che papa Iulio ed el re Catolico d’Aragona ebbono con Luigi re di Francia.

16. Se pure vuoi stare neutrale, capitola almanco la neutralitá con quella parte che la desidera, perché è uno modo di aderirsi; e se questa vincerá, ará pure forse qualche freno o vergogna a offenderti.

17. Molto maggiore piacere si truova nel tenersi le voglie [non] oneste che nel cavarsele; perché questo è breve e del corpo; quello, raffreddo che sia un poco lo appetito, è durabile e dell’animo e conscienzia.