Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/134

IX

[Sullo stesso argomento.]

In contrario per la opinione che prevalse.


Quanto è piú importante, onorevoli senatori, la deliberazione che noi abbiamo a fare, tanto piú si conviene esaminarla bene, il che non si può fare se la non si disputa diligentemente; però non solo non debbe essere ributtato con interpretazioni strane chi viene in questo luogo a dire liberamente quello che gli intende, anzi merita essere laudato ed invitato, e si debbe riprendere chi si sforza, con dare carichi falsi, spaventare chi viene a dire la opinione sua; perché è officio di ognuno di voi dire largamente el suo parere, e detto che l’ha, rimettersi al iudicio del senato, né cercare con gare o con modi indiretti che la sentenzia sua prevaglia e che nessuno abbia ardire di contradirla.

E perché tra molte cose che occorrono considerarsi in questa materia, e dalle quali depende la vostra deliberazione, è una: considerare se è a proposito nostro che el re di Francia torni nella ducea di Milano, io comincierò da questa; e dico che io concorro che avendo a essere signori di Milano el re di Francia o lo imperadore, è manco pericoloso per noi che sia el re di Francia, per le ragione che sono state saviamente considerate. Ma non confesso giá che di necessitá abbia a essere l’uno de’ dua, anzi se noi sareno savi, ho speranza non piccola che el duca di Milano vi s’abbia a stabilire, che