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ricordanze 77

a dimostrare di volermi in buono grado, e mi messe in quella pratica, dove eravamo in Santo Spirito messer Piero Alamanni, Pandolfo Corbinelli, Piero di Niccolò Ridolfi, Lanfredino Lanfredini, Francesco Vettori ed io; in Santa Croce Lorenzo Morelli, Iacopo Salviati ed Antonio Serristori: in Santa Maria Novella messer Filippo Buondelmonti, Ruberto Acciainoli, Iacopo Gianfigliazzi e Matteo Strozzi: in San Giovanni messer Luigi dalla Stufa e Luca di Maso degli Albizzi. E dibollendo le cose assai per la venuta de’ franzesi, a chi el papa e costoro si scoprivano contrari, ed avendo Lorenzo a andare colle gente nostre e della Chiesa personalmente in Lombardia, e però mostrando di volere lasciare qui una signoria di confidati, fu’ fatto io de’ signori settembre ed ottobre, e furono li altri Domenico Alamanni, Tommaso Gherardi, Donato Cocchi, Luca di Piero Vespucci, Lorenzo di messer Antonio Malegonnelle, Giovan Batista Bracci e Zanobi di Bartolo, e gonfaloniere Luca di Maso degli Albizzi: in modo che sino a qui dimostra di avermi pure in ragionevole concetto; vedreno quello seguirá, ed a Dio piaccia aiutarmi. Non voglio omettere che lo avermi Lorenzo ed essere così apresso alli altri in concetto di uomo che valessi e da tenerne conto, fu secondo credo eziandio assai buona cagione che e’ si risolvessi a volermi piú tosto conservare amico che a farmi inimico o malcontento.

Ricordo come in detto anno 15, del mese di agosto, venendo in Firenze el reverendissimo cardinale messer Iulio de’ Medici archiepiscopo fiorentino, che andava Legato a Bologna ed in Lombardia per respetto delle cose franzesi, ed in uno medesimo tempo venendo a Firenze a vedere el marito madonna Filiberta di Savoia, donna del magnifico Giuliano de’ Medici, fumo mandati dalla signoria sino a’ confini a incontrare prima el Legato, e di poi lasciato lui, a incontrare madonna Filiberta ed accompagnarla sino a Firenze, messer Luigi dalla Stufa ed io.

Ricordo come in detto anno 1515, venendo a Firenze del mese di novembre la Santitá di Nostro Signore Leone decimo,