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74 ricordanze

benché da principio eleggessino per lá Giovanni Corsi nuovo imbasciadore, nondimeno non lo mandorono poi se non in capo di uno anno, e doppo molta instanzia che io feci di tornare: ed in effetto si mostrorono contenti di me. El re alla partita mia mi fece uno presente di argenti per cinquecento ducati d’oro, in modo che computatis omnibus vi stetti con buono utile. Tornavo a casa con onore, con sanitá, con utile e tutto contento; ma a Dio piacque darmi el contrapeso, sendo di pochi dí innanzi alla giunta mia, morto Piero mio padre, quale se io avessi trovato vivo mi pareva tornare con grande felicitá.

Ricordo come a dí 11 di febraio el comune di Castelnuovo di Val di Cecina mi elesse per suo avvocato con salario di ducati tre d’oro l’anno, il che feciono per intercessione e opera di messer Piero Alamanni.

Ricordo come a dí 14 di febraio la congregazione nuova dello eremo di Camaldoli mi elesse avvocato, con premio di barili dieci di vino lo anno: fece detta elezione fra Piero Quirino eremita di Camaldoli che era sindico di detto eremo, e fu cosa non procurata né pensata da me, ma fatta naturalmente e motu proprio.

Ricordo come a dí 22 di febraio, avendosi a sindicare el giudice della mercatantia, io fui tratto della borsa, assessore a’ sindichi di detto sindacato.

Ricordo come a dí 28 di detto, io battezzai una bambina a maestro Bartolomeo di ser Antonio Vespucci, che ebbe nome Caterina e Romola; battezzoronla Cosimo da San Miniato, Maso del Tovaglia, Marcantonio Gondi ed io.

Ricordo a dí 17 di marzo, come essendosi doppo la creazione di papa Leone subito eletti diciassette cittadini per provedere alle entrate e riformazione del Monte con pienissima autoritá circa a questo ed ogni cosa quanto tutto el populo di Firenze, che furono messer Piero Alamanni, Giovan Batista Ridolfi, Pandolfo Corbinelli, Piero Guicciardini mio padre, Lanfredino Lanfredini, messer Francesco Pepi, Lorenzo Morelli, Iacopo Salviati, Antonio Serristori, Bernardo Rucellai,