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388 indice dei nomi

tro di grande agitazione, 90; guerra per essa contro Venezia, 225; pericolo per Firenze se cade in potere del papa, 262; cittá tranquilla sotto il governo di Ercole I; del suo studio, ix, 54.

Ferrara (duca di), v. Este (d’).

Ferrara (guerra di), ix, 37 sgg.

Festa (da) ser Giovannantonio, roga l’atto di donazione di Finocchieto, ix, 89.

Fiandra, aspira alla Borgogna e per questo potrebbe aiutare l’imperatore, viii, 93; vantaggi che può dare all’imperatore, 102; ragione di Girolamo Guicciardini, ivi, ix, 84.

Ficino Marsilio, filosofo in Firenze, viii, 226; tiene a battesimo Francesco Guicciardini, ix, 53.

Figline, devastata dai soldati del Guicciardini, ix, 197.

Figueras [Fighiera], ix, 115.

Filicaia (da) Antonio, commissario nel pisano, ix, 63.

Filippi, sconfitta di Bruto, viii, 235-236.

Filippo d’Asburgo, detto il bello, sua morte, ix, 139.

Filippo di Borgogna, re di Castiglia, ricordati i suoi eredi, viii, 37.

Filippo il Macedone, attaccato dai romani, viii, 53.

Filizzano, v. Felizzano.

Finocchieto, acquistato per il Guicciardini, ix, 88; donato da lui alle figliuole, 89.

Fiorentini, loro ostilitá contro il magistrato dei dieci, viii, 39; ingannati dall’ignoranza degli avvenimenti politici, 42.

Firenze, suo primo sviluppo; feconditá del suo clima, viii, 4; carattere della sua quarantia, 15; disordine del suo governo prima di Cosimo, 17; vi si ordina ai cittadini di non allontanarsi, 19; governo che vi successe alla tirannide; la sua politica interna
nel 1512 e dopo il 1526, 26; suo desiderio di libertá, 27; tirannide del duca d’Atene, 41; sue guerre coi Visconti, 51; forza che le dá il suo territorio, 56; suoi inviti a Luigi XII, 72; aiuti che gli dá, 80; mutamento del suo stato, 90; in potere dei Medici sotto Leone X, 116, 117; eventuale tentativo dei francesi di mutarne lo stato, 117; sebbene ostile a Francesco I, non ha danni dal suo accordo con Leone X, 118; nella lega contro Francia, 120; non sosterrá le contribuzioni di guerra, 124; subirá il volere di Carlo V, 139, 146; non sará in grado di dare aiuto, 147; contro Francesco I nella sua prima impresa d’Italia, 148; Carlo V può aspirare a dominarla, 154; dá gran forza al papa, 155; Carlo V può mutare il suo stato, 157, 161; sará attaccata dagli imperiali, 172; Carlo V mira a farsene signore, 179; gli imperiali anelano a metterla a sacco, 219; nella guerra contro Sisto IV e Ferdinando di Napoli, 224; nella lega con Milano e Napoli, 225; chi vi è savio, è anche buon cittadino, 242; danno che ebbe dallo stare neutrale, 243; povertá del suo popolo, 244; Piero Guicciardini vi fu esempio di padre ben dotato di figli, 253, 293; del suo dominio, 267, 290; l’intrinsichezza coi Medici vi produce mala opinione, 268; non vi può aspirare al governo chi non è della linea di Cosimo de’Medici, 272; imprudenza di chi vi si occupa troppo delle cose dello stato, 273, 296; pericolo che vi corre chi ha nome d’ambizioso, 274; difficoltá di collocarvi le figlie, 276; come vi si possa mantenere uno stato stretto, 279; sua resistenza nell’assedio, 281, 314; favore per il governo popolare, 287-288; danni