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bulazione, quanto piú e manco faranno bene. E dimandata quando haec erunt, rispose: cito et velociter; ma di’ loro che cosí come quando tu cominciasti a predicare e’ flagelli di Italia in Firenze, giá sono 5 anni, benché altrove siano giá piú di 10, quando tu dicevi: cito et velociter, soggiugnevi: io non dico questo anno, né questi due anni, né 4, né 8, e non passavi mai e’ dieci; e nondimeno el flagello è venuto innanzi e piú presto che non si credeva; cosí ora di’: io dico cito et velociter, né determino el presente mese di aprile, né luglio, né settembre, né uno anno, né dua, né sei, né altro tempo determinato, ma cito et velociter, e sará forse piú presto che molti non credano.


Nel compendio fatto non so quando.

Doppo questa predicazione ho molte volte predicando detto e riconfermato, che el re di Francia è stato eletto da Dio ministro della sua iustizia, e che lui sará vittorioso e prospererá, etiam se tutto el mondo gli fussi contrario. Vero è che come particolarmente ho detto a lui, per conservarlo in umilitá, e per e’ mali che fanno e’ sudditi suoi, se lui non gli corregge, ará di molte tribolazione, e massime se non tratterá bene Firenze; ita che Dio gli fará rebellare e’ popoli, e daralli molte difficoltá, perché Dio vuole che e’ sia amico e fautore della cittá di Firenze, eletta da Dio per principio della reformazione di Italia e della Chiesa; e se non vorrá essere amico de’ fiorentini per amore, Dio lo fará essere per forza: ma se si umilierá e ricognoscerá, non sará summerso dalle tribolazione; anzi, poi che sará umiliato e purgato, si leverá poi su vittorioso; e quando parrá che totalmente sia estinto, allora risorgerá con vittoria, ed osservando quello che Dio gli ha fatto dire, acquisterá grande regno: altrimenti faccendo, e non seguitando la via che piace a Dio, potria essere reprobato da Dio come Saul, ed in luogo suo elettone un altro a questo ministerio, come fu eletto David in luogo di Saul; perché queste promesse e grazie fatte a lui sono condizionate; ed osservando quanto abbiamo detto, sará sanza dubio vittorioso ed acquisterá gran regno; altrimenti a gran pericolo andrá el fatto suo, e se le orazione de’ iusti non lo aiuteranno, sará reprobato. Qualunque cittadino drento o fuori tenterá mai farsi capo in Firenze, o guastare el governo presente, Dio punirá gravemente lui e la casa sua e seguaci, e tutti capiteranno male; e se e’ fiorentini continuano nel ben vivere diminuiranno gran parte