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238 oratio accusatoria

medesimi, da Dio finalmente esempio e fonte di misericordia. Cose che potrebbono forse essere udite se si potessi sperare che tu diventassi dissimile di te medesimo, o se questa facilitá non fussi per essere la totale ruina di questa cittá: perché se bene e’ peccati tuoi sono inestimabili, se passano sanza comparazione tutti e’ peccati insieme che da cento anni in qua si sono commessi da cittadini di questa cittá, a chi ha passato ogni esemplo di peccare non conviene che giovino gli esempli della misericordia. Io che sono lo accusatore tuo volterei questa voce a peccare per te, né sarei manco caldo in pregare che sono stato in accusare. Darei questo a’ parenti tuoi, dareilo alla conversazione che giá ebbi teco, dare’ lo a’ meriti di tuo padre; ma se vi sei incorrigibile, se questa mansuetudine che tu alleghi è crudeltá contro alla patria, chi è quello che non vede che per la salute tua non si debbe distruggere la salute nostra?

Le cose nostre passate, provate con tanto danno nostro, ci debbono ammunire delle future, e quello che non è stata potente a insegnarci la ragione, ci doverrebbe pure insegnare la esperienzia. Non doverremo piú confondere e’ vocabuli delle cose, doverremo pure oramai sapere che è differenzia da bontá a dappocaggine: quella conserva e’ buoni, questa perdona a’ tristi. E’ padri nostri nel 94 usorono questa misericordia agli amici de’ Medici, perdonando loro tutte le cose passate, esaltandogli sanza distinzione a tutti gli onori; né però mutorono opinione, anzi si dette animo agli altri di tentare cose nuove, sperando con questi esempli anche loro la impunitá, donde seguí la perdita della nostra libertá, e quella misericordia fu causa che fumo di nuovo conculcati e che di nuovo andamo in bocca di Faraone. Se si fa ora el medesimo, seguiranno gli effetti medesimi, ma con piú infamia nostra, perché felice è chi impara a spese di altri, pazzo è chi impara alle sue. Che fanno questi esempli altro che dare animo a’ tristi di machinare, altro che fare che in ogni tempo non manchino a’ tiranni satelliti e ministri? Chi è quello che non voglia essere amico de’ tiranni, se mentre stanno in Fi-