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oratio accusatoria 217

che non vi lascerete ingannare dagli estrinsechi, ma vorrete penetrare insino alle midolle. Non è nessuno di sí poca notizia del mondo, di sí poca esperienzia, che non sappia che, come ancora io accennai poco fa, la prima cosa che ama e che ricerca uno tiranno in uno suo cittadino è el cognoscerlo amatore e confidato allo stato suo, e cerca con ogni diligenzia, con ogni industria chiarirsi e scoprire se ha questo animo o no; e ragionevolmente, perché essendo el suo primo fondamento, el suo primo obietto el conservare la tirannide, bisogna che questi siano e’ suoi primi pensieri, la sua prima cura. Leggete in Cornelio Tacito scrittore gravissimo, che Augusto insino al dí che morí, insino al punto che spirava l’anima, ancora che per la vecchiaia ed infirmitá avessi giá consumato el corpo e lo spirito, lasciò per ricordo a Tiberio successore suo, chi erano quegli di chi non doveva fidarsi. Però impossibile è che gli sia grato o che vòlti riputazione a uno cittadino el quale non creda che sia amico suo, che sia desideroso di mantenere la sua tirannide; perché come bene disse Salamone a quello scolare secondo la novella di colui, sono reciproche queste cose, l’amore e la opinione di essere amato; né può uno tiranno fare grande e riputato uno se non l’ha per amico, se non pensa d’aversene a valere, se crede che gli abbia a essere contrario; perché in una cittá solita a essere libera non si può considerare mezzo alcuno: ciascuno di necessitá o ama la libertá o ama el tiranno, e chi ama l’uno, bisogna che odii l’altro.

Né è buona o vera distinzione dalle cose di Firenze a quelle della Chiesa, perché se tu gli avessi veduto malvolentieri grandi a Firenze, aresti avuto anche per male la grandezza del pontificato; e se tu amavi quella, amavi anche di necessitá questa altra, perché erano congiunte e connesse in modo insieme, che non potevano ruinare nell’una che non ruinassino nella altra. E se loro non avessino bene cognosciuto e fatto paragone dello animo tuo, t’arebbono intrattenuto in Firenze come uno altro tuo pari; ma che necessitá avevano di adoperartisi estraordinariamente, massime che tu