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196 oratio accusatoria

accusatoriamente, perché la cosa che ha tanti testimoni, tante chiarezze che non si può nascondere, non si può sfuggire. Non dice questo uno solo, non dua, non tre, non quattro, non sei, non dieci; non persone sospette, non inimiche, non persone che non avessino avuto da temere di darti calunnie false; ma lo dicono cento, dugento, trecento, cinquecento, mille uomini: lo dice finalmente uno esercito intero, uno esercito beneficato da te, uno esercito che stava a obedienzia tua, uno esercito che arebbe avuto timore di te a accusarti a torto, che arebbe sperato da te a scusarti falsamente. Lo dicono tante provincie intere: la Romagna suddita a noi, el Mugello, el Casentino, Val di Pesa, el Valdarno, l’Aretino, el Cortonese: diconlo tutti quelli che abitano intorno a queste cittá, le nostre ville, e’ nostri borghi; direbbonlo se sapessino parlare gli uccelli, le pietre, gli arbori, direbbonlo le mura e le torre nostre dalle quali si sentivano e’ pianti de’ poveri contadini, le stride delle meschine fanciulle.

Esaminerannosi moltissimi de’ vostri cittadini, persone degnissime di fede, e’ quali udirete testificare che non una volta, né dua, né tre, ma infinite hanno in diversi luoghi sentito dire a tutto lo esercito che non erano pagati, e che però avevano avuto licenzia di vivere a discrezione; e nondimeno vi si mostrerrá ne’ libri che lui medesimo produce, che è messo ogni mese a uscita la paga loro, (leggi la copia delle partite). Quello medesimo che dicono e’ cittadini vostri, diranno e’ vostri contadini, e’ cortonesi, e’ romagnoli, gli aretini, infiniti vostri sudditi; il che sento che ancora dicono e’ piacentini, e’ parmigiani, e’ bolognesi e tutta la Romagna della Chiesa; ne’ quali luoghi come nel paese nostro sono state infinite le rapine, moltissimi gli incendi, non pochi gli omicídi, violate innumerabili donne di ogni etá e qualitá, vecchie, giovane, fanciulle, maritate, vedove, vergini. Quante castella e terre vostre sono state saccheggiate con maggiore crudeltá che non arebbono fatto gli inimici!

Io vi priego, popolo, che udiate pazientemente, e che udendo tante indegnitá, tante iniquitá, tanti vostri danni, non vi con-