Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/183


consolatoria 177


Benché da questo affanno e te [e] gli altri che avessino avuto quello parere, libera abondantemente la natura del caso: perché ognuno che considererá particularmente le ragione che sono in questa materia, sará constretto a confessare che atteso e’ mali termini che erano usati al papa, el cammino della monarchia di Italia a che si vedeva andare Cesare, la opportunitá grande che pareva che avessi el papa per avere seco el re di Francia e’ viniziani, e la inclinazione a questa parte del re di Inghilterra; la debolezza che si mostrava negli imperiali per avere in Italia poca gente, essere sanza danari e co’ populi dello stato di Milano inimicissimi, e che le arme non si pigliorono né per ambizione né per altro fine che per liberarsi da questo pericolo; chi considererá, dico, queste ragione, sará sforzato a confessare che rare volte fu per alcuno principe presa impresa né si giusta né si necessaria, né con maggiore speranza della vittoria. Né si gridava allora altro per ognuno e non manco per e’ savi, che contro alla timiditá ed irresoluzione del papa che pareva che andassi piú lentamente che non si doveva a questa deliberazione; nella quale se lo evento è stato diverso dal giudicio, non per questo si debbe dare colpa a chi avessi consigliato la guerra. poi che le ragione erano tale che lo persuadevano a ogni savio: altrimenti a troppo dura condizione sarebbono sottoposti e’ consiglieri de’ principi, se fussono obligati a portare in consiglio non solo discorsi e considerazione umane, ma ancora o giudicii di astrologi, o pronostici di spiriti, o profezie di frati.

Non sei adunche in colpa se al consiglio che tu avessi dato della guerra non ha corrisposto lo evento; anzi meriti laude e non piccola, perché come sa chi è stato vicino alle azioni tue, hai quanto ti è stato possibile aiutato che lo effetto non sia stato diverso dalla ragione; e tanto che se gli altri che hanno avuto carico nella guerra avessino fatto nel grado loro quanto hai fatto tu nel tuo, o se el papa poi che era entrato nel mare avessi nel navigare seguitato e’ ricordi tuoi, forse che le cose arebbono avuto altro fine di quello che hanno avuto. Non ci è adunche colpa tua né nel consiglio