Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/161


relazione della difesa di parma

però prevenni e li parlai prima che altri, instruendolo di quello doveva credere e quanto aveva a referire. Ma tutto fu vano, ché subito divulgò per la terra quello che li era stato persuaso: di modo che entrò in tutti tanto timore, che convocata dalli anziani, come loro dicono, una Credenza (che non è altro che, sanza chiamare el Consiglio, pigliare parere) fu per tutti unitamente consigliato essere pazzia el resistere; e che si capitolassi, dummodo che per loro iustificazione intervenissi el consenso mio, el quale si cercassi con ogni diligenzia di ottenere. E cosí mi furono a dosso con parole efficaci, promettendo non capitolare se non salvavano me, li miei fanti ed artiglieria e robe; ed io in contrario dissuadendoli, col mostrare non essere piú che tremila fanti, e sanza artiglieria grossa non bastare a pigliarci.

A queste disputazioni mi s’aggiugneva un’altra difficultá, che dimandando e’ fanti la paga, che era el dí suo, ed io per scarsitá di danari avendo disegnato darla loro mezza, alla quale mi mancavano ottocento ducati, che la comunitá el giorno avanti aveva promesso di servirmene, ma di poi nato questo timore avevano variato, il che ci conduceva in ultima ruina; pure con molte persuasioni li ebbi, mostrando che quando bene fussino certi di avere infra una ora a capitolare, dovevano sborsarli, perché questa saria sempre con ogni pontefice la piú viva iustificazione che potessino avere dalla fede ed affezione loro. Avutoli, e volendo pagare e’ fanti, quelli di Francesco Salamone sollevati da lui recusorono, dicendo volere la paga intera, il che era impossibile; e doppo molti prieghi e dispute si volsono alla via della porta gridando per uscire nel campo franzese; pure seguitati da me, e d’altra banda fermati dal suo capitano, a chi pareva la cosa scorsa piú che non aria voluto, furono contenti accettare la mezza paga. E certo questo fu stretto punto, perché una parte della muraglia era abandonata, ed in questo tumulto quelli della terra mi strignevano con estrema instanzia a capitulare, increpando la ostinazione mia, che etiam restando sanza fanti volevo essere causa della sua ruina. A’ quali risposi gagliardamente, che insino che e’