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memorie di famiglia 7

brighe o forse la maggiore che gli avessi, fu ripararsi da quelle. Morì circa al 1400, e morì essendo de’ dieci di balìa per la guerra che si fece con Giovan Galeazzo Visconti duca di Milano. Morì con gran dolore del populo; perché dubitando el populo come è sua usanza, che parecchi cittadini potenti per qualche loro particulare affezione non mantenessino la guerra, quando fu fatto de’ dieci promisse al popolo che in questo magistrato gli accerterebbe se la pace si potessi avere o no; di che la morte sua dispiacque assai, benché alcuni cittadini ne facessino gran festa. Ed in luogo suo fu eletto allo uficio de’ dieci Niccolò suo primo figliuolo.

Morì sendo di anni..... e lasciò tre figliuoli: Niccolò, Piero e Giovanni che fu poi cavaliere, de’ quali Niccolò morì giovane. La moglie sua ebbe nome madonna Gostanza e fu degli Strozzi. Secondo posso ritrarre, fu uomo che ebbe un poco la lingua lunga, e dovette essere di poco animo; e non credo anche fussi el piú savio cittadino del mondo, ma dovette essere ordinario uomo, massime nelle cose dello stato. Può bene essere che nelle mercatantie fussi valente, e gli effetti lo dimostrorno; perché quando el padre morì ebbe a restituire tanto che non gli avanzò molta roba, e nondimeno fu poi ricchissimo; e la ricchezza e lo essere uomo di buona natura e di buona casa e credo liberale, gli dettono riputazione anche nello stato.


Piero1, secondo figliuolo di messer Luigi, fu da giovane ed innanzi morissi el padre, sviato e disubidiente; in modo

  1. In margine:
     Nel 1418 andò commessario al papa, credo a accompagnarlo ed onorarlo nel passare per el nostro. Fu podestá di Prato nel 1424 e vi era quando fu la rotta di Zagonara.
     Andò nel 1418 a Mantova, che vi era el papa, credo, non so a che fare né se publico o privato.
     Nel 1399 Per uno furto fatto a messer Luigi che credeva fussi stato lui ma non era, fu sostenuto in palagio del podestá, lui, messer Luigi Niccolò e Francesco.
     Andò nel 1423 capitano d’Arezzo.
     A di 26 di ottobre nel 1400, essendo Piero fuggito a Bologna per la