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vi si ponghino a bottega, altrimenti sará una milizia abbozzata, ma sanza fondamento e sanza nerbo, e non ara parte alcuna da potersene servire, anzi potrebbe fare danno se gli uomini la volessino adoperare per buona, prima che la fussi condotta a qualche grado di perfezione. Ora io non so come facilmente riusciranno queste cose in uno stato tale, dove tuttodí si variano gli uomini, e quegli che hanno la cura di una cosa bisogna che abbino mille rispetti, massime avendo alle mani una impresa che da molti è detestata, dagli altri è laudata freddamente, e che e’ frutti suoi non si possono vedere in uno dí, ma in processo di molti anni. In modo che non basta che per una volta sia bene ordinata e bene esercitata, se gli indirizzi suoi buoni non sono continui; anzi non si potendo vedere cosí presto el bene che la può fare, andrá col tempo perdendo nella opinione degli uomini piú che acquistando, perché le persone ignoranti considerano piú le cose a dí per dí che altrimenti, e sará sottoposta a infinite varietá, e se per sorte ne’ princípi suoi avessi qualche sinistro, sará impossibile poterla piú sostenere nella opinione di chi non sa. Però ancor che la cosa in sé fussi utilissima sopra ogni altra che si potessi immaginare, pure poi che non si può conducere sanza diligenzia e governo ottimo, lungo e continuo, io dubito che non tanto per la natura di se stessa, quanto per la negligenzia ed incapacitá degli uomini, sarebbe grandissima difficultá tirarla a segno che riuscissi buona. Né mi allegate e’romani, appresso a’quali in uno vivere populare e tumultuoso fiorí tanto la disciplina militare, perché la nacque e crebbe sotto e’ re, e quando la cittá si liberò, non fu difficile né nuovo continuare in quella arte nella quale era giá nutrita centinaia di anni e che si può dire che allora fussi uno esercizio commune, perché tutti e’ populi di Italia erano armati.

Né per questo sarei alieno dal farne la pruova, perché ogni volta che si facessi in modo che per disubidienzia non si avessi a disordinare, quando bene el resto non riuscissi, non si sarebbe perso niente. E forse la fortuna della cittá, se la non è al tutto spenta, ve la faciliterebbe piú che l’uomo