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libro secondo 89


questo conto facessino infinite spese e molti andamenti che non confacevano al bene della cittá. La grandezza della quale se bene risultava grandezza loro, pure vi erano certi articuli e punti segreti, dove si fondavano le intelligenzie e dependenzie della tirannide, e bisognava le avvertissino con danno ancora della cittá, la virtú della quale ogni volta che la sia libera, sará piú unita, piú gagliarda e piú sciolta al beneficio suo, né sentirá quelle debolezze e sospetti che di necessitá tenevano in ogni azione ed in ogni deliberazione di guerra e di pace sospeso ed implicato lo stato loro.

Vedete che dal 34 in qua si può dire che non abbiano augumentato niente del nostro dominio; e pure Cosimo, come confessa ognuno, fu savissimo, e Lorenzo anche ha avuto nome di savio, e la cittá doppo lo acquisto di Pisa era cresciuta tanto di riputazione e di potenzia, che ragionevolmente gli era piú facile el crescere che non era stato prima. La causa non può essere stata altra, se non che innanzi a’ Medici tutta la virtú, tutto el nervo della cittá nel maneggio delle cose di fuora, non si adoperava a altro fine che alla grandezza di quella; ed e’ cittadini parendogli fare per sé medesimi, concorrevano piú gagliardamente a aiutare la patria con danari e con tutto quello che potevano; e però augumentorono el dominio, ed in frangenti e pericoli gravissimi difesono molto bene la libertá ed onore loro; dove poi non abbiamo quasi ampliato, ed in ogni guerra mediocre abbiano perduto riputazione e stato. Però io crederrei che se noi areno sorte che questo vivere populare non caschi in una confusione, ma resti pure mediocremente ordinato, che quella diligenzia e vigilanzia continua che mancherá in questo, sará supplita con quegli altri contrapesi, tanto che basterá a conservare almanco quello che ci hanno lasciato e’ padri nostri. E se non si potrá piú, ci sará assai mantenere questo ed avere la cittá libera; che a lei sará molto piú onorevole, ed e’ cittadini ne saranno piú contenti e piú ne goderanno. E certo io posso male credere che questo governo populare ci abbia a conducere in tanto disordine, che noi non siano per conservarci e che e’