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libro primo 61


prudente, vigili attentissimamente ogni minimo accidente, e pesato bene tutto quello che ne possi succedere, si ingegni sopra tutto di ovviare a’ principi ed escludere quanto si può la potestá del caso e della fortuna.

Questo è proprio di uno governo dove la autoritá è in uno solo o in pochi, perché hanno el tempo, hanno la diligenzia, hanno la mente volta tutta a questi pensieri, e quando cognoscono el bisogno, hanno facultá di provedere secondo la natura delle cose; che tutto è alieno da uno governo di moltitudine, perché e’ molti non pensono, non attendono, non veggono e non cognoscono se non quando le cose sono ridotte in luogo che sono manifeste a ognuno, ed allora quello che da principio si sarebbe proveduto sicuramente e con poca fatica e spesa, non si può poi ricorreggere se non con grandissime difficultá e pericoli, e con spese intollerabili. Né basta che nella cittá sia qualche savio che lo cognosca a buona ora, perché come questi propongono e’ rimedi, e’ piú, che non sono capaci della ragione, gli gridano drieto ed interpretando che lo faccino per ambizione o per qualche altro appetito particulare, non solo impediscono la provisione per allora, ma sono causa che a un altro tempo questi medesimi, vedendosi delusi ed in sospetto, non ardiscono mostrare un altro periculo. La moltitudine ha sempre questa opinione, che gli uomini eccellenti non si contentino del vivere libero, e però che di continuo desiderino guerre e travagli per avere occasione di soffocare la libertá, o almanco perché la cittá abbia bisogno di adoperargli piú che non sono adoperati nel tempo della pace. Però la autoritá di questi tali non muove, perché non hanno fede; le ragione loro non persuadono, perché non sono intese. Per questa fallacia sono rovinate molte republiche, moltissime hanno perduto opportunitá bellissime di accrescere el dominio, infinite si sono invilluppate in grandissime spese e pericoli.

A’ tempi de’ padri nostri, volendo Filippo Maria Visconte ricuperare lo stato vecchio della casa de’ Visconti che per la morte di Gian Galeazzo suo padre si era dissipato in molte parte, cercò di adormentare la nostra republica dimandando