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libro primo 49


questo io confesso liberamente che è la veritá quello che disse Piero Capponi: e’ Medici ed ogni stato stretto escludono di necessitá le case che gli sono state mimiche, e come lo stato va per successione, cosí si conserva negli eredi la memoria di queste inimicizie e sospetti. Cosa certo detestabilissima, né io la scuso; ma affermo che in uno governo populare non interverrá cosi, e che quando bene qualche volta le fave si recassino a urtare uno cittadino, o forse, per qualche sedizione che nascessi, una parte della cittá, nondimanco, non che sia per andare in successione, ma rare volte si allungherá molto tempo, se giá per causa onesta o urgente non si facessi per legge, come a’ tempi antichi furono fatti dal popolo, gli ordinamenti della giustizia contro alle famiglie.

Guicciardini. Questo primo membro resta, a giudicio mio, molto bene discusso, e secondo che voi avete conchiuso, in quello che è disonorevole, cioè in abilitare gli uomini nuovi e nobilitare le case basse, saranno quasi pari gli errori dell’uno e dell’altro governo; in quello che è ingiusto, cioè in escludere una parte della cittá, erravano sanza comparazione piú e’ Medici; nello inutile, cioè in dare a uomini non sufficienti e non buoni, errerá piú el popolo. Ma vorrei intendere ora quale errore di questi dua sia piú importante, cioè o el dare a chi non merita, o escludere e per successione una parte che merita.

Bernardo. Se e’ non si trattassi di altro interesse che del privato, biasimerei piú e’ Medici perché el tórre è odioso, el dare è favorevole, e però credo che si debba manco imputare chi dá a chi non conviene, che chi toglie a chi merita. Ma essendo interessi publici, dico che se parlassimo da filosofi, che ho sempre sentito che in queste discussioni propongono l’onesto a l’utile, saranno piú biasimati e’ Medici, perché erra piú chi si discosta dalla onestá, che chi si discosta dalla utilitá; pure secondo le considerazioni con che ordinariamente si governano le cittá, sará forse maggiore errore quello del popolo, perché el dare amministrazione a chi non merita è danno publico, atteso che ne nascono e’ travagli e la mina