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indice dei nomi 369


Ladislao, re di Napoli, sua guerra con Firenze, 24.

La Magna, v. Germania.

Lanfredini Giovanni, ambasciatore a Venezia a tempo di Lorenzo, 131.

Leone X, suoi rapporti col Guicciardini, 5; ricordato come cardinale, 168; effetti della sua elezione in Firenze, 267; opportunitá di suoi benefici ai cittadini di Firenze. 279-80; ricordato, 269, 270.

Licurgo, ricordate le sue leggi, 142, 257-8.

Livio, citato, 109, 155.

Lombardia, piano di Filippo Maria Visconti per consolidarvisi, 62; acquisti di Venezia, 160; incertezza degli acquisti dei Medici, 269.

Lucca, ricordata per Pietrasanta, 30; impresa fiorentina contro di essa, 69; del suo acquisto, 159.


Mario, sua potenza, 155.

Massimiliano, imperatore, nella lega contro i francesi, 71; ricordato, 222.

Medici, loro autoritá in Firenze, 3; obbligazioni del Guicciardini ad essi, 5; intrinsichezza di Bernardo con essi, 9, 11; del loro governo, 12, 15, 17, 22, 25; loro rapporti con l’amministrazione della giustizia, 26; del loro governo, 28; loro maneggio delle gravezze, 29; loro politica egoistica, 29-30; loro sistema di disarmare i cittadini, 35; distribuzione degli uffici sotto di loro, 46; del loro governo; come abilitarono molti allo stato, 48; come esclusero le case nemiche; del modo di giudicarli, 49; difficoltá di far mutazione sotto di loro, 50; modo d’imporre le gravezze, 51; loro amici, 52, 53; della giustizia sotto di loro,
56, 58; attitudine del loro governo ad eccrescere il dominio, 60, 68; il loro governo meno incline alla neutralitá, 66; scopi del loro governo, 73-4; responsabilitá di chi li ha cacciati; peggioramento del loro governo sotto Piero, 76; origine e modi del loro governo, 77, 82, 87, 88, 90; confronto di esso col governo libero, 96, 119; del loro consiglio de’ settanta, 114; degli otto di pratica, 124; ricordato il loro governo, 140, 141; ricordata la loro cacciata, 141, 17S; di un loro eventuale ritorno, 145; come salirono in potenza, 146; del modo di far fronte al loro pericolo, 161, 164-5; ricordati, 169; che cosa debbano fare per tenere lo stato, 261; modo della loro potenza passata e dell’attuale, 262 segg., 275; impressione prodotta dal loro ritorno, 267; loro mire ambiziose; incertezza dei loro acquisti in Lombardia, 269; sorte dei loro amici del ’94, 275; ricordati, 44.

Medici (de’) Cosimo (il Vecchio), del suo governo, 14, 25, 29; sue rappresaglie nel ’34, 32; sua mansuetudine, 33; suo governo, 33, 50; suo uso delle gravezze, 50; sua politica per Francesco Sforza, 62; ricordato, 16, 79, 84, 89, 119, 167.

Medici (de’) Giovanni di Pierfrancesco, sue macchinazioni contro Piero, 79.

Medici (de’) Giuliano di Lorenzo (duca di Nemours), sua rinunzia al dominio di Firenze, 269.

Medici (de’) Giuliano di Piero di Cosimo, ricordata la sua uccisione, 165.

Medici (de’) Lorenzo di Pierfrancesco, sue macchinazioni contro Piero, 79; considerato dai medi-