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mali siano manco noti, ma perché sono tanti piú che e’ beni, che la memoria non mi servirá a ricordarmi di tutti; pure dove mancherò io, Pagolantonio supplirá.

Io credo che nel governo di una cittá simile alla nostra si abbino a considerare principalmente tre cose: come si amministri equalmente la giustizia, come convenientemente si distribuischino gli onori ed utili publici, come bene si governino le cose di fuora, cioè quelle che appartengono alla conservazione ed augumento del dominio.

Quanto alla giustizia, io non voglio giá dare carico a’ Medici di essere stati molto appetitosi nella civile, perché in veritá, dove non è stato qualche interesse che gli abbia stretti assai, sono proceduti con rispetto; pure non si può negare che qualche volta non l’abbino maculata con raccommandare gli amici a’ magistrati o a’ giudici, e quello che loro non hanno fatto, hanno spesso fatto senza saputa sua e’ suoi ministri o chi era grande con loro, le raccomandazioni de’ quali per avere el caldo dello stato potevano assai. Ed ancora che fussino fatte senza consenso loro, questo non si ha a considerare, perché basta che procedendo dalla loro grandezza, [sono] de’ difetti1 che produce la autoritá de’ tiranni, le voluntá de’ quali sono avute in tanto rispetto, che eziandio tacendo loro, gli uomini cercano di indovinarle, né si pensa di satisfare solo a chi è capo dello stato, ma ancora a tutti quegli che si crede che vi abbino drento parte o favore. E che effetto crediamo noi che facessi la diligenzia che usò massime Lorenzo negli squittiní della mercatantia? Non solo era a proposito, quando lui pure avessi voluto aiutare qualche amico; ma empiendo le borse di uomini dependenti da sé, essi medesimi nelle liti l’uno de l’altro si riconoscevano, in modo che senza altro aiuto dello stato, le cause di chi era del cerchio, andavano con grandissimo vantaggio dagli altri. Né questo poteva dispiacere a Lorenzo, perché bisognava che avessi caro che le

  1. Si supplisce con la lezione di A, perché B ha una correzione che rende il testo di incertissima lettura.