Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/29


libro primo 23


Bernardo. Io sono uno di quegli che in queste cose non allegherei mai la esperienzia, se io non la vedessi accompagnata dalla ragione, la quale in questo caso mi pare manifesta secondo quello che io ho detto; perché, se bene alcuno di voi non pretendessi per ancora a quello primo luogo, nondimeno ve ne sarebbe stati piú di quattro che arebbono sempre pensato di andare ampliando ogni di la sua autoritá. E per questo e per molti altri accidenti nascono infinite emulazioni ed ambizioni che generano disunione, la quale rare volte si raffrena per quelle paure che tu hai detto, perché gli uomini per odi, per sdegni, per cupiditá accecano; quegli che governano non sono tutti savi, anzi tanto pochi sono e’ savi che è maraviglia non saresti stati tutti tanto inimici di Piero che forse alcuno di voi, o perché fussi cosí la veritá, o per giudicio corrotto da sdegni e da ambizione, o per nuove pratiche, non si fussi persuaso non solo salvarsi ritornando lui, ma ancora farne meglio. Però non sarebbono stati bastanti questi vinculi a tenervi legati, e sarebbe intervenuto a voi quello che quasi sempre intervenne a tutti gli altri che sono stati in grado simile. Né voglio che vi inganni lo esemplo di quello stato che fu a tempo di messer Maso e delli altri; perché quando viene in considerazione una cosa che pare fuora del ragionevole, chi vi penserá bene vi cognoscerá drento qualche cagione particolare che produce quello effetto, che a chi non considerava piú oltre pareva effetto diverso dalla ragione; e cosí io ho udito molte volte da’ piú vecchi, che due condizioni che estraordinariamente vi concorsono, furono cagione di tenerlo piú unito che non erano soliti a essere e’ governi che erano stati innanzi. La prima, che la cittá nostra non ebbe mai si grande e si spesse mutazioni, nè mai in alcuna novitá furono tanto battuti gli uomini da bene, quanto era stato gli anni precedenti, massime per el caso de’ Ciompi e poi per la grandezza di messer Giorgio Scali col braccio della plebe e con la depressione di quasi tutti e’ migliori; in modo che come gli uomini di piú Qualitá, che erono pieni di stracchezza e di desperazione, ebbono punto facilitá di respirare,