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chiara per el loro maneggio quotidiano; e questo è che non hanno fede in noi, né credono che noi gli amiano tanto che pensino potere fare fondamento in su noi a beneficio del loro stato; ricordonsi essere stati cacciati nel 94, e nello esilio si lungo ci hanno esperimentati pochi amici; la ritornata è stata con forze forestiere e sanza favore alcuno di qui, eccetto che di pochi, e’ quali si ricordano che naturalmente erano loro inimici e sanno molto bene che la disperazione ed estrema necessitá gli fece gittare a quella volta, in modo che di costoro non possono sperare se non varietá ed inconstanzia, nelli altri iudicono o malo animo o freddezza non avendo vista esperienzia nessuna in loro favore.

Questa opinione si vede certo che gli hanno ed è la morte nostra, perché la non li lascia conferire, non allargarsi, non si dimesticare con noi, ma stare sempre in sul tirato e con reservo; e nondimeno se io non mi inganno la è falsa e falsissima. Perché e’ cittadini che si vedessino essere carezzati e tirati in riputazione ed in grandezza di onori e di utilitá, diventerebbono sanza dubio loro partigiani sviscerati: moverebbeli el beneficio e la gratitudine che pure può qualche cosa nelli animi che non sono interamente di ferro; moverebbeli sopra ogni cosa lo interesse loro particulare, che è la maestra che ne mena tutti gli uomini. Questo è quello che li fa affezionati e partigiani; non nego che certe inclinazione naturale o di amore o di odio non possino; ma congiunte a questo sono piú gagliarde e piú efficace, sanza questo facilmente si cancellano. Non sono piú e’ tempi antichi de’ romani e de’ greci, né quegli ingegni generosi e tutti aspiranti alla gloria: nessuno è a Firenze che ami tanto la libertá ed el reggimento populare che, se gli è dato in uno altro vivere piú parte e migliore essere che non pensa di avere in quello, non vi si vólti con tutto lo animo; e tanto piú che e’ sarebbono chiari e toccherebbono con mano che quando si mutassi lo stato, non solo perderebbono la grandigia ma cticivi porterebbono pericolo di una ruina grande. Almeno non vi arebbono luogo da satisfarsene, perché quello stato populare, dal