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22 dialogo del reggimento di firenze


qualitá concorressino tutte in uno, è necessario siano aiutate da lunghezza di tempo e da infinite occasioni, in modo che è quasi impossibile che tante cose e tante opportunitá si accumulino tutte in uno medesimo; e però poi in fine non è mai stato in Firenze piú che uno Cosimo. Dunche el frate è causa che ora si sia fatto quello che senza lui si sarebbe presto fatto, e si è fatto con migliore modo e con manco disordine. E però abbiamo a ragionare dello stato populare; e per tornare al nostro principale intento ci bisogna considerare da uno canto quello che era o faceva di bene e male el governo de’ Medici, da altro, che effetto fará a Firenze uno governo di popolo, poi che el frate ci toglie questa fatica di parlare del governo di pochi, o come voi altri solete dire, degli ottimati. Ma prima che noi entriamo piú innanzi, arei caro di intendere da voi quello che vi occorra intorno a questo.

Capponi. Fu pure, a tempo di messer Maso degli Albizzi, di Gino mio bisavolo, di Niccolò da Uzzano e di quegli altri, uno stato in mano de’ cittadini principali e di piú qualitá, né però stretto in modo che la cittá non fussi libera; durò unito molti anni, e si governorono drento e fuora con grandissima riputazione, perché tennono la cittá sanza mutazione, e non solo si difesono da inimici potentissimi che cercorono in quel tempo di opprimerci, ma ancora acquistorono Pisa e molti altri luoghi, ed augumentorono assai el dominio e la riputazione della cittá, in modo che, secondo la opinione di ognuno che ha parlato o scritto di queste cose, non fu mai stato in Firenze che l’abbia meglio governata e piú onorata di quello. E però non avevamo a disperarci che ciò che fu allora potessi tornare un’altra volta, massime che eravamo per accostarci, e giá avavamo comminciato, a quella forma di vivere el piú che avessimo potuto. Né era alcuno tra noi che si ingannassi tanto, che pretendessi alla superioritá; e la paura che noi aremo avuto di non venire a uno di quegli dua estremi, o di una larghezza populare o della ritornata di Piero inimico a tutti noi, ci arebbe di necessitá tenuti uniti e stretti insieme.