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del modo di ordinare il governo popolare 251


trovarsi capo di una cittá libera, non per potenzia e parentadi e sètte, ma per una reverenzia ad autoritá ed una buona opinione che sia di lui, causata per conoscerlo prudente ed amatore della sua cittá. Questo grado el quale ebbono anticamente molti uomini nelle republiche, e sopra tutti in Atene Pericle, mi pare da preporre a ogni potenzia ed autoritá di alcuno tiranno: conoscersi stimato e grande solo per le virtú e sue buone qualitá. Felici sono li animi di coloro che sentono questa fiamma, la quale non possono ardere se non cuori molto generosi; felice le republiche che sono piene di questa ambizione, perché li è necessario che vi fiorischino quelle arte che conducono a questi gradi, cioè le virtú ed opere buone, sievi uno appetito ardente di fare opere grande e generose a beneficio della patria ed in coloro che desiderano venire in questa autoritá, ed in quelli che giá vi sono. La grandezza e reputazione de’ quali non è contraria né nociva alla libertá, non sendo acquistata con sètte, fazione e con male arti, né dependendo da altri che dal populo e sua cittadini, e’ quali quando lui desistessi dal fare bene, gliene possino a sua posta levare; anzi è utilissima e necessaria, perché essendo per ogni etá pochi atti a tanto peso, se in loro non fussi credito e reputazione, poco gioverebbono; e però bisogna avere di queste colonne e pignoni, sanza e’ quali male e poco durerebbono le republiche. E Dio volessi che la nostra fussi piena di queste ambizione ed autoritá, ed avessino vólti tutti e’ cittadini li animi a questi desideri, perché si farebbe meno errori e sarebbe meno necessario pensare a ordinare bene la cittá di giudici, e che e’ delitti avessino le pene conveniente, di che si dirá subito.

Sono nella cittá nostra molti magistrati che hanno potestá sopra le cose criminali, de’ quali alcuni concorrono in molti casi ed ha luogo tra loro la prevenzione, alcuni sono diversi e sopra casi diversi. Capi di tutti sono li otto ed e’ conservadori di legge, perché se bene la signoria è suprema, pure non la metto in questo numero, perché la è creata ancora per altri effetti, dove loro sono per questo particolarmente; ed