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228 discorsi del reggimento di Firenze


del governo populare ordinati li ottanta a questo effetto, ma la ignoranzia della moltitudine lo ha allargato in omini che non lo meritano, e quelli che vi doverrebbono essere sempremai, ne sono molte volte fuora. Donde è nato che la qualitá delli omini che ne sono, e la spessa variazione che se ne fa, non ha tenuto quel consiglio nella autoritá che si conveniva, e da questo è proceduto che non hanno tenuto adosso el peso della republica, e ne sono seguiti molti errori, e la autoritá del gonfaloniere è stata troppo grande con danno e detrimento universale; e però è necessario, a volere che la cittá si conservi in tutto libera e sia bene consigliata, che quello consiglio si reformi con altre qualitá di omini e con piú potestá, di che si diranno di sotto e’ modi piú particulari.

Sono adunche tre fondamenti del buono e libero governo della republica: el consiglio grande, sustanzialitá necessaria per la libertá, uno gonfaloniere a vita o almeno per lungo tempo, una deputazione di buono numero di cittadini per consigliare e determinare tutte le cose importanti dello stato; le quali tutte cose se si ordinassino ragionevolmente, sarebbe in questa parte el governo della cittá bene instituto e perfetto; e de* quali avendo insino a qui detto in genere e quasi in confuso, è ora necessario venirne a distinzione piú particulare, parlando di ciascuno separatamente con quello ordine preso innanzi.

Tutti e’ magistrati della cittá e tutti li offici cosí di consiglio come di amministrazione è bene si creino nel consiglio grande, perché una volta si tenga fermo questo assunto che nessuno abbi a riconoscere lo stato da uno o da pochi. È vero che consistendo el governo tutto in loro sarebbe necessario che le elezione fussino bene ed in uomini atti; in che si è visto avere disordinato molto el consiglio avendo date le degnitá della cittá a uomini insufficienti o per ignoranzia o per malizia, ed è questo disordine di importanza assai; ed oltre al danno che risulta del trovarsi nel governo chi non se ne intende, questo dare promiscuamente li onori a ciascuno, sanza fare distinzione della virtú o de* meriti, raffredda la buona mente di chi è bene vólto ed accresce audacia e leva