Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/219


la decima scalata 213


Cosí se alcuno abbraccia ed usurpa troppo ingiustamente, provedervi con le legge e col punirgli, non per odio di questo tórre el suo a chi l’ha acquistato giustamente e co’ modi ragionevoli; né è vero che l’avere alcuni troppe possessione sia causa che gli altri n’abbino poche, perché io non veddi mai mancare possessione a chi ha avuto da[na]ri; troppo spesso, o per mala fortuna o per colpa loro, questi tali sono constretti a [ven]dere, in modo che chi non ha, procede da non avere danari; né sperate che questa d[eci]ma scalata ve ne dia, perché sforzerá e’ cittadini a venderle, m[ai] a donarle, e chi non ha danari da comperarne, n’ará cosí poche doppo [le] decime scalate, come n’ha ora.

Allega e’ romani e lacedem[òni]; che questi divisono le possessione per testa, gli altri proibirono che non se ne potessi [avere] piú che una certa quantitá. Ed in questo ha detto parte la falsitá, parte non ha detto [la cosa] come sta. Perché la legge agraria, che cosí chiamorono e’ romani la divisione della possessione, fu molte volte tentata dalla plebe, né mai ottenuta; ma fu bene causa, el tentarla, di seminare grandissime discordie e tumulti nella cittá; e la legge che non si potessi avere piú che una certa quantitá di terreni per uno, fu ottenuta, ma alla fine non andò innanzi, o perché paressi inutile o perché dessi cagione di scandoli. A Lacedemone, è vero che furono divise le possessione; perché chi ordinò quella republica ebbe uno altro obietto e volle avezzarla in sulle arme ed in sulla povertá, acciò che non avessino altro pensiero che di esercitarsi nelle arme e nelle virtú; e però levorono via ancora e’ danari, le mercatantie ed e’ commerzi del guadagnare e tutte le commoditá e piaceri a che si adoperano le ricchezze; e fece uno modo di vivere salvatico ed aspro, el quale io non voglio biasimare per reverenzia di quella republica, ma dico bene che o per la difficultá che avessi questo modo di vivere, o perché non ne seguitassino e’ frutti disegnati, intra tante cittá e republiche che sono state in tanti secoli, non ne fu mai forse nessuna altra che pigliassi questa via, ed a’ tempi nostri sarebbe impossibile riducere gli uomini