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libro secondo 159


se voi giudicassi che fussi bene che in questi travagli di Italia che si apparecchiano, come voi avete detto, grandissimi, oltre al cercare la recuperazione di Pisa, se riavuta che la fussi, si offerissi occasione di ampliare el dominio per via di questi oltramontani con danari o con altri mezzi, si debbe pigliarla o pure lasciarla, per non ci tirare in tempi tanto strani umori nuovi adosso.

Bernardo. Se tu mi dimandassi che sarebbe meglio a una cittá, o vivere contenta della libertá sua quando potessi averla sicura sanza volere dominio, come sono oggi di molte terre nella Magna, o voltare lo animo al fare imperio, io saprei che rispondere; ma el tuo quesito è diverso, perché noi siamo di quegli che abbiamo dominio, e poi che abbiamo avuto forze siamo vivuti sempre in su questa via, dalla quale non ci possendo piú ritirare, io non posso per l’ordinario biasimare che venendo occasione netta, cioè sanza implicarci in guerra ed in travagli, la non si pigli. E se io fussi certo che Italia avessi a restare presto in mano degli italiani, io direi non ci essere da pensare punto, perché cosí sarebbe da lodare ora lo acquistare Lucca o Siena, come fu a tempo de’ passati nostri Pisa ed Arezzo, né essendo in Italia altro che potentati italiani, non aresti da dubitare di conservare quello che voi acquistasti; ed ancora che vi si tirassi invidia adosso, vi potrebbe poco ofendere, perché dagli equali vostri vi difenderesti facilmente, e nessuno ci è tanto superiore che con qualche aderenzia di altri, che avendo a fare con italiani non vi mancherebbe mai, non potessi mostrargli el viso.

È vero che se questi oltramontani grandi domineranno in Italia, io giudico che piú facilmente si conserverá una grandezza simile alla vostra che una maggiore, perché non essendo voi si grandi che abbino da temervi, vi coprirete meglio che se fussi maggiori, e potrá bastare loro valersi di voi col cavarne danari. Ma le grandezze piú eminenti aranno a pensare di abbassarle per levare via chi gli può ofendere in Italia, e però cercheranno di distruggerle totalmente o moderarle, di sorte che patiranno molto piú che quegli di chi non aranno