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buone republiche, che doppo e’ consulati, doppo le legazione ed e’ governi degli eserciti, pareva loro pigliare degno frutto delle fatiche loro col venire nel senato, avere credito nelle consulte, e reverenzia appresso a quelli che sapevano manco. Uno cittadino a chi questi gradi paiono piccoli, ha lo animo male disposto, e come pernizioso si vorrebbe separarlo ed esterminarlo dalla patria; ma chi ha el cervello bene temperato, quanto è piú savio, piú vi cognosce drento el vero onore e la vera gloria, e gli pare grado piú onorato e da satisfarsene piú che delle tirannide e de’ principati.

Questo numero de’ centocinquanta, de’ dieci e della pratica vorrei che non si facessi per quartiere ma per tutta la cittá, perché in simili cose la distribuzione per quartieri non ha ragione alcuna: si ha a cercare non che e’ quartieri siano equali, ma che siano eletti quegli che meritano piú. Né vorrei per la ragione medesima necessitarmi a dare a la Arte minore la rata sua, anzi potere tórre a ogni membro secondo le qualitá degli uomini; e sarebbe molto meglio levare questa distinzione in tutti gli uffici, o non si potendo in tutti, farlo almanco in questi che importano troppo.

Questo senato ha adunche insino a qui queste autoritá: deliberare le cose importanti; di piú vincere le provisione prima che vadino al consiglio grande, eleggere gli imbasciadori e commessari e lo ufficio de’ dieci, oltre a qualche altra elezione di che io dirò di sotto. Quanto alle leggi, ne parleremo nel luogo suo, e se io non mi inganno sará facile a mostrare che el modo che vegghia al presente è inutile e totalmente contrario alla libertá; ma quanto agli altri dua capi, dico che io non vorrei che alle consulte e deliberazioni intervenissi altro che e’ centocinquanta e la signoria, perché le cose gravi non sono da vulgare in ognuno, e vi ammetto la signoria non come capace, ma perché, poi che quello magistrato non si spegne, bisogna pure mantenerlo in grado onorevole, ed essendo pochi possono fare poco male. Ma alle elezioni vorrei che oltre a’centocinquanta e la signoria ed e’collegi, vi intervenissino e’ capitani di parte, e’ conservadori delle legge,