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libro secondo 111


che si potranno usare sanza scandolo e sanza aprire la porta a novitá e sedizioni.

Che si togga questo pasto a’ cittadini principali, io ne fo poco conto, massime se con la elezione del gonfaloniere si ordinerá bene el resto del governo; perché quando questa dignitá di dua mesi in dua mesi sará levata via, non sará carico o diminuzione alcuna a chi non la ará, e ci saranno altri modi ed altre dignitá da onorare gli uomini, a’ quali non dá tanto riputazione lo avere gli onori principali, quanto el portarsi in quegli eccellentemente e dimostrarsi buoni e d’assai. Però chi si porterá bene imbasciadore, commessario, ne’ dieci e negli altri magistrati che saranno capi delle faccende principali; chi nelle ringhiere, nelle consulte dará buono conto di sé, questo onorerá sé e la casa sua ed ará molto piú credito e riputazione che se fussi stato gonfaloniere. Vedetene lo esemplo a Vinegia dove el doge sta a vita, e pure e’ cittadini vi sono onorati e riputati. Però in effetto io non partirei dal farlo a vita, e mi ci conferma ancora, benché sanza questo sarei della medesima opinione, che io considero essere molto utile alla cittá che sia proposto uno grado eccelso dove gli uomini si abbino a sforzare di arrivare mediante le virtú ed e’ portamenti egregi e lo affaticarsi e mettersi, quando bisogni, in pericolo per la patria. Perché oltre che a’ simili non ci è altro piú degno premio che questo, si fa benefício singulare alla cittá a accendere ed infiammare gii uomini generosi e di spirito grande a farsi gloriosi con le operazioni degne e rare; al che nelle persone da bene fa assai la bontá della natura e lo amore della patria, pure la speranza di una tale esaltazione gii fa piú caldi.

Hanno le cittá libere a non avere per male che’ cittadini sua siano desiderosi della gloria e dello onore, perché questo appetito o volete dire ambizione, è utile perché dá causa agli uomini di pensare e di fare cose generose ed eccelse. Non debbe giá piacere che abbino ardore di grandezza, o per dire meglio di potenzia, perché chi la piglia per idolo, la vuole avere e conservare in qualunche modo; però vediamo che e’