Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/110

104 dialogo del reggimento di firenze


perché questo sarebbe pericoloso alla libertá, vi è pure uno capo a chi riferirle e che sempre a’ tempi suoi le propone e le indirizza.

Con questo esemplo eleggerei io uno gonfaloniere a vita, legandolo come si dirá nel processo del ragionamento, acciò che non potessi occupare la libertá, o attribuirsi tanta autoritá che ragionevolmente fussi molesta agli altri; e questo, insieme con gli altri ordini che si diranno, basterebbe a fuggire e’ disordini causati dalla spessa variazione degli altri magistrati, e’ quali si continuerebbe di scambiare come si fa ora, perché, come ho detto, è el fondamento della libertá. Altrimenti se voi vi riducessi a fare signorie, dieci, otto o altri magistrati importanti di autoritá perpetua o per tempo molto lungo, aprirresti la via alla tirannide, ed almanco la grandezza di quegli, se bene non levassino el consiglio, sarebbe tale che non potrebbe ragionevolmente piacere in una libertá; e se non faccendo gonfaloniere a vita, si scambiassi spesso ogni cosa come si fa ora, che el gonfaloniere e signori stanno solo dua mesi, gli otto quattro, ed e’ dieci sei, le cose grande andrebbono sanza ordine ed a caso, in modo che presto si andrebbe in ruina, perché ognuno che è in magistrato non pensa se non al tempo suo, anzi come si accosta alla fine, commincia a non vi pensare, e nel principio è qualche di come uno ucello nuovo. E però ci bisogna uno padrone, non dico che sia signore e che domini, ma che per stare fermo abbia a avere alle cose della cittá quella cura e pensiero che hanno e’ padroni alle cose proprie, e per dire forse meglio, sia come uno fattore amorevole e fedele. E’ romani ed e’ lacedemòni pensorono a questo, ma a giudicio mio non ci provederono bene come hanno fatto e’ viniziani; però e’ lacedemòni feciono e’ re che erano perpetui ed andavano per successione nella medesima famiglia, e ne creorono dua; e’ romani eleggevano e’ consuli che erano dua e duravano uno anno, che è tempo troppo brieve allo effetto che io ho detto di sopra.

Guicciardini. Pensavo ancora io a’ lacedemòni ed a’ romani, e se l’ordine loro fu meglio considerato che quello de’