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commiato Del suo primo esitar non va disciolta pur sul tacersi la tentata lode, chè, Sorelle, con duolo intimo l'ode colei che si godea d'ombra raccolta.

Per senno scarso e per malizia molta chi poco intende, assai sogghigna e gode.

Vigilava uno spirito custode muto, il mister di vostra bianca accolta.

Pur, d'ogni velo fatta impaziente, anime acerbe, macerate, rôse, io vi snudai con mani violente.

Perdono io trovi. E se la mia parola ghirlanda temeraria vi compose, possa il suo ardire umiliar me sola.