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mater inviolata Come avvisaron suora Benedetta che la sua dolce alunna era partita, senza un addio a chi nella sfiorita ombra, materno cuor, l'ebbe diletta, ella restò a fissar la finestretta graticolata e a torcer fra le dita il suo rosario, un poco impallidita, quasi in un cerchio di stupor costretta.

L'oratorio era vuoto. Fuori un volo di rondini saliva ed ella rise un riso bianco come il suo soggolo.

– La mia bambina volò via stamani, sapete? – rise fievole, e s'assise:

– Ora l'aspetto, tornerà domani.