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per amore Tanto più gaudiose innanzi agli occhi, tristi tuttor, m'apparvero le Amate, in tal figura d'anime beate ch'io me n'estasiai, muta, a ginocchi.
– Questo fervor ch'è in noi sembra trabocchi, ne accenda, quasi lucciole d'estate.
Più non risplendon torcie in sacre arcate che i nostri cuori da tal fiamma tocchi.
Ed erano i lor detti luminosi, e i sorrisi e le fronti e gli occhi loro sì, ch'io parlando il volto mi nascosi.
– Cantate tutti i canti verginali – dissi. – Già scende Amor con ali d'oro a celebrar con voi i suoi sponsali.