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il sereno canto Ma bionde treccie fulsero nel sole in serpentini avvolgimenti d'oro.

Tinnule voci squillarono in coro:

– Qui regna giovinezza e chi si duole?

Sembravano fiorir da intatte aiuole queste, recando un candido tesoro nel cavo delle palme. I polsi loro venavan quasi tenere viole.

Fecer corona di lor rosee braccia e cantarono insieme: – Amare, amare!

Parean volar del sogno in su la traccia.

Quand'una m'accennò ridendo: – Vieni!

io negai, fisa al suo sguardo di mare.

Non eran gli occhi miei tanto sereni.