Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
i sogni Dicono presso ad ogni fiamma fatua:
– Che fuoco buono pe’ tuoi freddi piedi!
e: – Che cuor pel tuo cuore! – ad ogni statua.
Cullano le mie noie: – O cari tedi – cantilenano in coro, – o rari mali per cui nessuno troverà rimedi!
M’agitano sul capo un frullo d’ali e stupiscono: – Intendi? Chi è passato?
Sarà morte con falce o amor con strali?
Ma la voce sul mio sonno agitato attenuano, bisbigliano un saluto, zittiscono, e ciascun mi posa a lato e dorme fra le mie chiome sperduto.