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ch’ella ti corra in braccio?

o lasciati almen prendere. Su, dammi
cotesto dardo, e valle incontra, sciocco!
Mirtillo. Oh come mal s’accorda
l’animo col desio!
Si poco ardisce il cor che tanto brama!
Amarilli. Per questa volta ancor tornisi al gioco,
ché son giá stanca e, per mia fé, voi séte
troppo indiscrete a farmi correr tanto.
Coro. Mira nume trionfante,
a cui dá il mondo amante
empio tributo ! •
Eccol oggi deriso, eccol battuto.
Si come ai rai del sole
cieca nottola suole,
c’ha mille augei d’intorno
che le fan guerra e scorno,
ed ella picchia
col becco invano e s’erge e si rannichia;
cosi se’ tu beffato,
Amore, in ogni lato:
chi ’l tergo e chi le gote
ti stimola e percote;
e poco vale
perché stendi gli artigli o batti l’ale.
Gioco dolce ha pania amara;
e ben l’impara
augei che vi s’invesca.
Non sa fuggir Amor, chi seco tresca.