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novitá la costanza incredibile di Mirtillo, che ama come se credesse d’essere amato, e resiste con la sua invitta fede agli assalti della infocata Corisca ; novitá ch’Amarilli sia creduta adultera da Mirtillo; novitá le parole di lei, prese in diverso senso da lui ; novitá la sua entrata nella spelonca per ammazzar l’adultero e poi se stesso; e novitá finalmente che ’l satiro, ingannato anch’egli dalle parole di doppio senso dell’infelice Mirtillo, chiuda la spelonca e s’inganni, credendo di averci còlta Corisca. Tutte cose di grande intrigo, di gran diletto, che tengono, chi le vede, lontanissimo sempre dal poter cre- der mai che Mirtillo debbia divenir lieto deU’amor suo, ch’è poi cagione di quella maraviglia che nasce dal rivolgimento felice, qualitá sopra tutte l’altre eccellente e dal Filosofo ne’ poemi si grandemente lodata. Questo terzo è poi misto di parti comiche e tragiche: le comiche sono il giuoco, la frode di Corisca e l’operazione del satiro; le tragiche il fine sce- lerato della medesima Corisca, l’onestá e grandezza d’animo d’Amarilli, la fede e costanza mirabile di Mirtillo, il suo pro- ponimento d’ammazzare il rivale e poi se medesimo. Ma in questo terzo piú che altrove si scorge l’ordine comico, del quale è molto necessario trattare alcuna cosa per dichiarazione d’un termine, tanto piú necessario quant’egli fu ben tócco, ma non giá dichiarato né dal primo né dal secondo Verato. L’ordine comico è molto differente dal tragico, perciocché questo conduce il nodo piú aperto e meno artifizioso, portato o dall’affetto o dal caso o dalla fortuna o dalla costituzione del fatto stesso, come nelle tragedie antiche e moderne age- volmente si può vedere. Ma nel comico l’artifizio, l’astuzia, la menzogna, lo ’nganno, l’accortezza, le gherminelle sono 1 mezzi che intrigano; il qual modo è dalla gravitá tragica lonta- nissimo. E bisogna avvertire che nelle pure commedie il procurar con inganni la morte altrui non è lecito, conciosiacosaché si fatti pensieri scelerati e atroci ripugnino a quel poema, che solo è fatto per dilettar con gli scherzi. La frode comica non s’estende a fare altro che beffe e danni di poco peso, ché, se ’l Pnstor fido non avesse le parti tragiche, la malignitá di Corisca,