Pagina:Guarini, Battista – Il Pastor fido e il Compendio della poesia tragicomica, 1914 – BEIC 1841856.djvu/272

leva Carino, leva Dameta: come farai la ricognizione? Leva Coridone: come potrá Corisca tesser lo ’nganno? L’altre parti d’Ergasto, di Lineo, di Lupino, del inesso, d’Uranio, son necessari o compagni o ministri de’ personaggi, senza i quali niuna favola o tragica o comica non può farsi. E, se pensassi di levar Titiro, non leveresti tu il decoro di quella vergine, la qual conviene che abbia padre, altrimenti chi l’avrebbe tenuta che non si fosse data a Mirtillo? chi l’avrebbe fatta giurare nelle nozze di Silvio, amando ella si grandemente Mirtillo? Resta Do- rinda, della quale dirò il medesimo che di Carino ho detto nel- VAndria. Non conveniva a fine comico che quel garzone per- severasse in quello abborrimento d’amore, e, dovendo amare, bisognava che fosse amato, né la durezza del suo cuore si potea rompere se non con accidenti di straordinaria pietá. Ecco neces- saria Dorinda, l’olTesa della quale non si poteva a bastanza ricom- pensare se non con quelle nozze, ch’ella al pari della sua vita disiderava. È dunque nel Pastor fido si fattamente innestata l’un’azion con l’altra, e con tanta necessitá e verisimilitudine, che, s’egli è vero che la maraviglia ne’ poemi nasca dall’arric- chire il soggetto con episodi che l’unitá non offendano, a me pare che ’l Pastor fido n’abbia gran parte, essendosi in lui con tanta esquisitezza osservato il precetto dell’unitá che c’insegna il grande Aristotile. E, perché l’un per l’altro i contrari si manife- stano, darò un esempio di favola non una, che ci fará conoscere la finezza della innestata. Questa è 1 ’Ecuba, tragedia nota d’Eu- ripide, nella qual chi non vede che sono duo soggetti tanto di- stinti, che per essi non solo le azioni, ma la favola stessa in due parti si può dividere, si che l’uno termina al mezzo e l’altro al fine? Che ha da fare Polissena sacrificata con Polidoro trovato ucciso? Levisi il sagrificio di quella vergine con tutto ’l resto di quel negozio: non si rimane tuttavia intera senz’alterazione di sorte alcuna la morte di Polidoro con la vendetta d’Ecuba sopra di Polinestore traditore? Levisi parimenti Polidoro tradito, Ecuba vendicantesi con gli occhi tratti e co’ figli uccisi di Po- linestore: in che scema, in che s’áltera la precedente azione di Polissena? non resta ella vittima, con tutti gli episc li e di