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678 QUADERNO 5 (ix) Mazzini, e determinano il suo fallimento politico; perché se al neoguelfismo successe nella corrente moderata il cavouri- smo, l'universalismo mazziniano nel Partito d’Azione non fu praticamente superato da nessuna formazione politica organica e invece rimase un fermento di settarismo ideologico e quindi di dissoluzione. § ( 151}. Linguistica. Importanza dello scritto di Enrico Sicardi La lingua italiana in Dante, edito a Roma dalla Casa Ed. «Optima» con prefazione di Francesco Orestano. Ne ho letto la recensione di G. S. Gargano (La lingua nei tempi di Dante e Vinterpretazione della poesia) nel «Marzocco» del 14 aprile 1929 \ Il Sicardi insiste sulla necessità di studiare le «lingue» dei vari scrittori, se si vuole interpretare esattamente il loro mondo poetico. Non so se tutto ciò che il Sicardi scrive sia esatto e specialmente se sia possìbile «storicamente» lo studio delle «particolari» lingue dei singoli scrittori, dato che manca un documento essenziale: una vasta testimonianza della lingua parlata nei tempi dei | 75 singoli scrittori. Tuttavia il richiamo metodologico del Si- cardi è giusto e necessario (ricordare nel libro del Vossler, Idealismo e positivismo sullo studio della lingua, l’analisi estetica della favola di La Fontaine sul corvo e la volpe e l’erronea interpretazione di «son bec» dovuta all’ignoranza del valore storico di «son»)2. $ § ( 152 ). Utopie, romanzi filosofici, ecc. Il libro di Samuele Butler Erewhon tradotto da G. Titta Rosa, Casa Ed. Alberto Corticelli, Milano, 1928. Erewhon è l’anagramma della parola inglese Nowkere, «in nessun luogo», utopia. Il romanzo fu scritto nel 1872, è una satira della cultura del tempo: darwinismo, schopenhauerismo, ecc. (cfr la recensione di Adolfo Faggi, Erewhon nel «Marzocco» del 3 marzo 29)