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360 QUADERNO 3 (XX) vrebbe essere posta cosi: perché nessuno Stato italiano aiutò Cristoforo Colombo o perché Colombo non si rivolse a nessuno Stato italiano? In che consiste dunque l’elemento 47 «nazionale» della scoperta delPAmerica? La nascita | di Cristoforo Colombo in un punto dell’Europa piuttosto che in un altro ha un valore episodico e casuale, poiché egli stesso non si sentiva legato a uno Stato italiano. La quistione, secondo me, dovrebbe essere definita storicamente fissando che l’Italia ebbe per molti secoli una funzione internazio- naie-europea. Gli intellettuali e gli specialisti italiani erano cosmopoliti e non italiani, non nazionali. Uomini di Stato, capitani, ammiragli, scienziati, navigatori italiani non avevano un carattere nazionale ma cosmopolita. Non so perché questo debba diminuire la loro grandezza o menomare la storia italiana, che è stata quello che è stata e non la fantasia dei poeti o la retorica dei declamatori: avere una funzione europea, ecco il carattere del «genio» italiano dal Quattro- cento alla rivoluzione francese. § (81). Federico Confalonieri. Per capire l’impressione penosa che produceva tra gli esuli italiani l’atteggiamento [di inerzia] del Confalonieri durante la sua dimora all’estero dopo la liberazione dallo Spielberg occorre tener presente un brano della lettera scritta da Mazzini a Filippo Ugoni il 15 novembre 38 e pubblicata da Ugo Da Como nella «Nuova Antologia» del 16 giugno 1928 (Lettera inedita di Giuseppe Mazzini) *: «Mi sorprende che Confalonieri rientri. Quando tu mi parli della guerra che susciterebbe nel mio cuore il pensiero di mia madre, di mio padre, della sorella che mi rimane, dici il vero; ma Confalonieri da che affetto prepotente è egli richiamato in Italia? dopo la morte di Teresa sua moglie? Non capisco la vita se non consacrata al dovere, o all’amore ch’è anch’esso un dovere. Intendo, senza approvare o disapprovare, l’individuo che rinunzia alla lotta pel vero e pel bene a fronte della felicità o infelicità di persone care e 47 bis sacre; non intendo chi vi | rinunzia per vivere, come si dice, quieto; otto o dieci anni di vita d’individualismo, di sensazioni che passano e non producono cosa alcuna per altri, conchiusi dalla morte, mi paiono cosa spregevole per chi non ha credenza di vita futura, più che spregevole rea forse per chi ne ha. Confalonieri, solo, in età già inoltrata, senza forti doveri che lo leghino a una famiglia di esseri amati, dovrebbe, secondo me, aver tutto a noia fuorché la idea di contribuire all’emancipazione del suo paese e alla crociata contro l’Austria»2. Il Da Como nella sua introduzione-commento alla lettera del Mazzini, così scrive: «E per questo è pure nella nostra lettera un accorato pen-