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ESEMPJ


Singolare. Plurale. Singolare. Plurale. il tempo, i tempi. lo zoppo, gli zoppi. l’amore, gli amori. la favola, le favole. lo strepito, gli strepiti. l’ora, le ore.

Due articoli sono del mascolino , il e lo; la del femminino. Il si adopera co’ nomi che comincian da consonante, eccettuate la s seguita da altra consonante e la z; il plurale è i. Lo si premette a que’ nomi che comincian per vocale, e l’o si elide, specialmente avanti ad altra o; il plurale è gli, che si può elidere solamenle innanzi alP i, e non innanzi ad altra vocale, come erroneamente si fa da alcuni. Anche i nomi che non ri- cevono il , cioè quelli comincianti da 2 o da ^ seguita da altra consonante, vogliono lo nel singolare. e gli nel plorale. La si prepone ai nomi femminini, e si elide quando comincian da vocale, sopra tutto innanzi air a. Queste son le regole generali dell’uso materiale degli arti- coli, alle quali nondimeno non fa bisogno che s* attenga strettamente lo scrittore: Nel trionfo maggiore lo generale vittorioso entrava in Roma coronato d’alloro. Dav. In luo- go di il generale è qui usato lo generale; e vi sta bene.

Alcune preposizioni sono giunte con gli articoli come siegue.

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LA di , del. di ^y dei. di la. della. a al. a Jf ai. a la. alla. da dal. da N dai. da la. dalla. in nel. in n nei, . in la, nella. con col. con h coi su sul. su • ’f sui.